Strategia

Il Piano Strategico 2023-2029, presentato il 15 giugno 2023, prevede investimenti di 7,8 miliardi di euro per estendere il nostro network, completare la trasformazione digitale e porci in un ruolo di guida nella transizione energetica.

Piano Strategico 2023-2029

Il nuovo Piano prevede investimenti complessivi per 7,8 miliardi di euro principalmente dedicati agli interventi per lo sviluppo di asset e attività di distribuzione del gas in Italia e in Grecia, alle attività di efficienza energetica e allo sviluppo nel settore idrico. In questo settore, dopo gli accordi di acquisizione degli asset di Veolia recentemente annunciati, il Gruppo si aspetta di cogliere ulteriori opportunità di crescita.

Piano di Investimento

Il contesto continua a essere fortemente condizionato dagli effetti della guerra in Ucraina; l’Ue con il REPowerEU ha tracciato un percorso – volto a garantire il raggiungimento degli obiettivi di diversificazione delle fonti, sicurezza energetica, decarbonizzazione dei consumi e competitività economica delle imprese – che fa leva su gas rinnovabili (biometano e idrogeno) ed efficienza energetica. 

Biometano e idrogeno sono le fonti che al 2030 dovranno sostituire circa il 50% della quota di gas naturale d’importazione russa in UE (circa 70 dei 155 miliardi di metri cubi del 2021). Un obiettivo che affida ai DSO del gas la responsabilità di garantire la sicurezza energetica dell’Unione, dotando i rispettivi Paesi di network digitali, intelligenti e flessibili, in grado anche di stimolare la produzione di questi gas, favorire gli allacciamenti diretti e abilitarne l’utilizzo diffuso. 

In linea con le scelte strategiche compiute negli ultimi anni dal Gruppo, il Piano mira a favorire la transizione ecologica garantendo al contempo la sicurezza energetica e la competitività dei costi dell’energia, a beneficio di imprese e famiglie.

PaoloGallo

La visione e le scelte strategiche realizzate in questi anni pongono Italgas nelle condizioni di contribuire significativamente alla sua soluzione grazie alle reti digitalizzate, flessibili e intelligenti, in grado di accogliere gas rinnovabili che abilitano diversificazione delle fonti, decarbonizzazione dei consumi e maggiore efficienza ed economicità.

Paolo Gallo
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Il nuovo piano prevede investimenti per 7,8 miliardi di euro.
Intendiamo dedicare:

 

  • 4,6 miliardi di euro per lo sviluppo, la digitalizzazione e il repurposing del network italiano di distribuzione del gas; 
  • 0,9 miliardi di euro per lo sviluppo del network di distribuzione in Grecia a sostegno degli obiettivi di decarbonizzazione del Paese; 
  • 0,8 miliardi di euro per accelerare la crescita nei settori dell’idrico e dell’efficienza energetica; 
  • 1,5 miliardi di euro per le gare Atem; 

Digitalizzazione, decarbonizzazione, economia circolare, formazione, diversità e inclusione si confermano fattori strategici per il raggiungimento dei nostri obiettivi di crescita. Risultati che dipenderanno dalla nostra capacità di continuare a scommettere sull’innovazione per metterla a valore attraverso le nostre persone.

Trasformazione digitale ed estensione del network. 

Sviluppo del network di distribuzione in Grecia.

Diversificazione con Efficienza energetica e Idrico a gare Atem.

Obiettivi di sostenibilità

Efficienza finanziaria

Trasformazione digitale, repurpusing ed estensione del network

Il Piano Strategico 2023-2029 prosegue nel percorso di trasformazione avviato già da tempo con l’obiettivo di fare di Italgas la prima utility gas al mondo con un network interamente digitalizzato. Per lo sviluppo e l’upgrade del network italiano della distribuzione del gas sono previsti 4,6 miliardi di euro così distribuiti.

1,6 miliardi di euro (+100 milioni circa rispetto al precedente Piano) sono destinati alla prosecuzione dei programmi di trasformazione digitale della rete con l’obiettivo di disporre già nel 2024 di un network interamente digitalizzato e, per il 90%, controllato da remoto attraverso DANA (Digital Advanced Network Automation), il software proprietario. Tali investimenti creeranno, inoltre, le condizioni per allacciare alla rete di distribuzione italiana e greca circa 400 impianti di biometano e di sviluppare la tecnologia del reverse flow verso la rete di trasporto per consentire l’accoglimento, di fatto senza limiti, dei quantitativi non consumati a livello locale.

2,9 miliardi di euro sono destinati alla prosecuzione delle attività di repurposing, sviluppo e miglioramento delle infrastrutture esistenti. Di questi, circa 170 milioni di euro sono destinati al completamento del processo di metanizzazione della Sardegna: costruzione delle ultime reti “native digitali” e conversione a gas naturale delle reti attualmente alimentate ad aria propanata e GPL.

Il Piano prevede 100 milioni di euro di investimenti destinati alla crescita per linee esterne nel settore gas attraverso operazioni selezionate e in linea con l’approccio finora adottato.

Sviluppo del network di distribuzione in Grecia

Il Piano Strategico Italgas 2023-2029 destina 0,9 miliardi di euro allo sviluppo del network greco. Tali risorse, facendo leva sull’expertise maturata nella metanizzazione della Sardegna e sul knowhow di Gruppo, saranno investite per l’estensione della rete e la sua trasformazione digitale favorendo la penetrazione del gas naturale in aree non ancora raggiunte dal servizio e abilitandola alla distribuzione dei gas rinnovabili. Tali investimenti consentiranno di estendere la rete greca dai 7.491 chilometri del 2022 (anno di acquisto di Depa Infrastructure) a circa 11.000 chilometri a fine Piano (+47% circa). 

Parte delle risorse saranno dedicate anche all’integrazione di Depa Infrastructure con il Gruppo Italgas, inclusa la parte relativa ai sistemi IT e alla sostenibilità, e alla riorganizzazione delle società operative (Eda Thess, Eda Attikis e Deda) che saranno fuse in un solo DSO con importanti benefici in termini di efficienza, efficacia e knowledge sharing.

Diversificazione con Efficienza energetica e Idrico e gare Atem

Alla diversificazione del business sono dedicati 800 milioni di euro destinati principalmente alla crescita dei settori dell’idrico e dell’efficienza energetica

Più che raddoppiato l’impegno nell’idrico, con oltre 400 milioni di euro per selezionate operazioni di M&A e l’applicazione alle reti idriche attualmente in gestione e a quelle di nuova acquisizione. 

Circa 115 milioni di euro sono destinati al perfezionamento dell’acquisizione delle partecipazioni detenute dal Gruppo Veolia in società attive nelle regioni Lazio, Campania e Sicilia. Con questa operazione, il Gruppo arriverà a servire, direttamente e indirettamente, 6,2 milioni di persone, circa il 10% della popolazione italiana

Confermato l’investimento previsto nel business dell’efficienza energetica, che rappresenta una leva fondamentale per il raggiungimento dei target indicati dal REPowerEU e sempre più centrale nelle strategie di sviluppo di Italgas. Il nuovo Piano, infatti, assegna oltre 300 milioni di euro allo sviluppo della ESCo del Gruppo, sia per realizzare operazioni mirate di M&A, sia per rafforzare le aree di attività e il portafoglio clienti nei settori di riferimento: building, pubblico, industriale e terziario.

L’ammontare di investimenti previsto in arco Piano per la partecipazione alle gare Atem e per lo sviluppo delle concessioni acquisite si attesta a 1,5 miliardi di euro coerentemente con il previsto calendario delle gare. Attraverso tali investimenti si riconferma che alla fine dell’intero processo di assegnazione degli Atem la Società punta a raggiungere un market share del 45%, rispetto al 34% attuale.

Obiettivi di sostenibilità

Al fine di favorire il processo di transizione ecologica, Italgas ha esteso all’intero Gruppo, includendo quindi anche le reti in Grecia, gli sfidanti obiettivi ambientali definiti prima dell’acquisizione di DEPA Infrastructure. 

 

È confermato il target di riduzione del 27% dei consumi energetici netti al 2028 e del 33% al 2030, rispetto al 2020. Tale target contempla il rollout in Grecia delle iniziative di efficientamento energetico e di digitalizzazione e ottimizzazione del sistema di controllo e gestione di tutti gli asset operativi e lo sviluppo di nuove iniziative, facendo leva sia sull’expertise della ESCo del Gruppo, Geoside, sia su attività di scouting e collaborazione con start-up innovative focalizzate sull’innovazione tecnologica. 

Italgas conferma i target del taglio del 34% delle emissioni climalteranti (Scope 1 e Scope 2 ) al 2028 e del 42% al 2030 (baseline 2020), ora applicati all’intero Gruppo. Italgas ha infine esteso all’intero Gruppo il target anche sulle emissioni di gas a effetto serra dello Scope 3 (supply chain), confermando una riduzione del 30% al 2028 e del 33% al 2030 rispetto al 2020, tramite un’intensificazione dell’engagement con i propri fornitori. 

I target di riduzione delle emissioni climalteranti, così definiti, tracciano il percorso del Gruppo verso l’obiettivo dichiarato della neutralità carbonica entro il 2050 per lo Scope 1, 2 e 3 (supply chain).

Italgas per le persone

Il Gruppo continua a investire nelle attività di upskilling e reskilling prevedendo oltre 150.000 ore di formazione da fornire anche attraverso l’Academy Italgas che ha iniziato a sviluppare le sue attività nel 2023. Continua inoltre l’applicazione di politiche volte ad attrarre i migliori talenti in modo da introdurre ulteriori competenze utili a guidare e rendere effettivo il cambiamento. 

Nei prossimi anni il ricambio generazionale continuerà a favorire l’abbassamento dell’età media dei dipendenti. Tra le tante sfide sul capitale umano trovano un posto importante i target sul crescente ingaggio delle persone del Gruppo e sulla parità di genere: a fine Piano più di un manager su quattro sarà una donna. 

Il percorso verso la parità di genere passerà anche attraverso l’ottenimento della certificazione UNI/PdR 125:2022 per Italgas S.p.A. entro il 2023, con l’ambizione di mantenere o incrementare il punteggio di certificazione negli anni successivi. Particolare attenzione sarà posta per raggiungere, entro il 2029, l’obiettivo di mantenere il divario retributivo di genere compreso tra +/- 3%.

Efficienza finanziaria

Il rapporto Indebitamento su RAB è atteso attestarsi prossimo al 65% nel 2023. Durante il periodo di piano, grazie alla generazione di cassa e alle iniziative messe in atto, tale rapporto è previsto ritornare in area 60%, coerente con una solida area di investment grade. Il costo medio del debito nel periodo 2023-2029 è previso salire dall’attuale 1% circa al 3% circa a fine Piano tenendo conto dell’attuale contesto di mercato.

Il ricorso a fonti di finanziamento sostenibili, a supporto degli investimenti di Italgas nell’ambito della transizione energetica rende il piano coerente con gli obiettivi UE.

La politica di dividendi alla luce dei risultati attesi è estesa al 2026, con l’obiettivo di garantire agli azionisti una remunerazione attrattiva, sostenibile e la possibilità di continuare a beneficiare della crescita attesa. La nuova politica prevede la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra (i) l’importo risultante dal DPS 2022 di €0,317 aumentato del 4% annuo e (ii) il DPS pari al 65% dell’utile netto rettificato per azione

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