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Attacco Pharming: cos’è e come difendersi

Cos'è un attacco pharming

Il termine pharming è sempre più diffuso quando si parla di sicurezza digitale, ma non tutti ne conoscono il significato preciso. In informatica, il pharming è una tecnica di frode online che punta a ingannare gli utenti indirizzandoli verso siti falsi, creati per rubare dati sensibili come password, codici bancari o informazioni personali. Comprendere bene il significato di pharming è importante per rendersi conto della gravità di questa minaccia, che spesso non richiede alcuna interazione diretta da parte della vittima, rendendola particolarmente subdola.

Il concetto di pharming in internet si lega strettamente alla navigazione quotidiana: basta digitare l’indirizzo corretto di un sito web, ma, a causa della manipolazione del traffico, ci si ritrova automaticamente su un portale truffaldino. Questa caratteristica rende il pharming ancora più difficile da riconoscere, soprattutto per chi non ha familiarità con il tema della cybersecurity. Per questo motivo, conoscere la definizione di pharming e i suoi meccanismi aiuta a essere più consapevoli e ad adottare comportamenti più prudenti online.

Come funziona il pharming

Un attacco pharming sfrutta la manipolazione del sistema DNS, ossia quel servizio che traduce i nomi dei siti internet (per esempio www.italgas.it) in indirizzi numerici leggibili dai computer. Alterando questo processo, i criminali informatici riescono a reindirizzare gli utenti verso pagine false, anche se hanno digitato correttamente l’URL del sito desiderato. Ecco, quindi, come si concretizza un attacco pharming: l’utente crede di trovarsi su una piattaforma autentica, ma in realtà sta interagendo con un sito trappola progettato per carpire informazioni.

Il pharming si differenzia da altre frodi digitali perché non richiede che l’utente compia un’azione specifica, come cliccare su un link sospetto. Questo lo rende particolarmente pericoloso: anche gli utenti più attenti possono cadere nella trappola. A livello tecnico, il pharming può essere realizzato attraverso la compromissione di un computer o direttamente di un server DNS, amplificando così la portata dell’attacco.

Differenza tra phishing e pharming

Molto spesso si tende a confondere il phishing con il pharming, ma si tratta di due attacchi distinti. Il phishing, più noto al grande pubblico, consiste in tentativi di truffa tramite e-mail, messaggi o telefonate fraudolente che invitano l’utente a cliccare su link o fornire i propri dati. Il pharming, invece, è più subdolo perché non richiede necessariamente la collaborazione dell’utente: è sufficiente connettersi a internet per cadere nella trappola.

n altre parole, il phishing mira a ingannare la persona attraverso la comunicazione diretta, mentre il pharming opera a livello tecnico, manipolando la navigazione stessa. Entrambe le tecniche, però, hanno lo stesso obiettivo: sottrarre informazioni sensibili. Capire la differenza è fondamentale per adottare le giuste misure di difesa.

Come proteggersi dall’attacco pharming

Difendersi da un attacco pharming non è semplice, ma esistono alcune buone pratiche che ogni utente può adottare. Prima di tutto, è importante mantenere aggiornati i sistemi operativi, i browser e i software di sicurezza. Un antivirus efficace, insieme a un firewall, può aiutare a prevenire le infezioni da malware che compromettono i file locali del computer.

Inoltre, è fondamentale prestare attenzione alla navigazione. Verificare sempre che i siti visitati siano protetti da connessione HTTPS, controllare la correttezza dell’URL nella barra del browser e abilitare sistemi di autenticazione a più fattori per i servizi online più sensibili (come quelli bancari). Un ulteriore livello di protezione può essere garantito dall’uso di servizi DNS sicuri, capaci di filtrare eventuali tentativi di reindirizzamento malevolo.

Come prevenire gli attacchi pharming

La prevenzione è la chiave per ridurre i rischi legati al pharming in internet. A livello personale, gli utenti possono adottare comportamenti digitali consapevoli, come evitare di scaricare file sospetti, non cliccare su link ricevuti da mittenti sconosciuti e fare attenzione ai segnali di allarme, ad esempio un sito che sembra leggermente diverso dal solito. A livello aziendale, invece, è essenziale implementare misure di sicurezza avanzate, come la protezione dei server DNS, sistemi di monitoraggio delle anomalie e formazione continua dei dipendenti.

Un altro elemento cruciale per la prevenzione riguarda la sensibilizzazione. Conoscere il pharming e i modi in cui si manifesta permette di reagire tempestivamente e segnalare eventuali anomalie. Infine, le aziende che gestiscono grandi volumi di dati, come banche, utility e servizi online, devono investire in infrastrutture di sicurezza robuste, in grado di ridurre al minimo le possibilità di attacco. Solo così sarà possibile limitare i danni di una delle minacce informatiche più insidiose del nostro tempo.

Phishing: www.italgas.it/innovazione/i-vocaboli-della-cyber-security/phishing/

Cybersecurity: www.italgas.it/innovazione/cybersecurity/italgas-cyber-security/

Malware: www.italgas.it/innovazione/i-vocaboli-della-cyber-security/malware-cosa-sono-e-come-evitarli/