Contesto e driver di crescita
In uno scenario geopolitico fortemente condizionato dal conflitto in Ucraina, che ha posto in primo piano i temi della sicurezza energetica e della diversificazione delle forniture, il nuovo piano europeo REPowerEU rappresenta la stella polare per rafforzare la resilienza del sistema energetico e accelerare la transizione ecologica.
Verso la neutralità carbonica nel 2050
Il contesto internazionale – attraverso la COP21 di Parigi, la COP26 di Glasgow e le linee guida dell’Unione Europea – impone agli Stati e agli operatori del mercato energetico di accelerare il passo verso la decarbonizzazione. L’Unione Europea, in particolare, ha fissato l’obiettivo della neutralità carbonica nel 2050.

La transizione energetica, avviata per contrastare il cambiamento climatico, va ancora accelerata in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Il piano REPowerEU, presentato dalla Commissione Europea nel maggio 2022, ha l’obiettivo di rendere l’Europa indipendente dei combustili fossili russi ben prima del 2030, accelerando la transizione verso l’energia pulita e aumentando al contempo la resilienza del sistema energetico dell’UE. Più nello specifico, il REPowerEU attribuisce ai gas rinnovabili (biometano e idrogeno) la funzione di sostituire circa il 50% del quantitativo di gas che l’Ue importa dalla Russia (nel 2021 circa 155 miliardi di metri cubi).
In questo contesto, il sistema dei DSO del gas è chiamato a giocare un ruolo chiave per garantire la sicurezza energetica dell’Unione, dotando i rispettivi Paesi di network digitali, intelligenti e flessibili, in grado anche di stimolare la produzione di questi gas e da abilitarne l’utilizzo diffuso.
Le politiche energetiche europee e nazionali
REPowerEU | Italia | |
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Green Gas | Accelerare lo sviluppo di gas rinnovabili, come il biometano e l’idrogeno, rispetto al precedente pacchetto Fit for 55 | Sviluppare biometano per raggiungere 2,5 Bcm nel 2026 |
Produzione nazionale di energia | Potenziale posticipo del termine di phase-out da carbone e nucleare | Aumentare la produzione nazionale di gas fino a 5 Bcm (+50%) |
Sviluppo infrastrutturale | Aumentare le forniture provenienti da paesi diversi dalla Russia, creare nuove interconnessioni e massimizzare le capacità di importazione di LNG | Nuovi accordi con paesi esportatori (Algeria, Azerbaijan, Egitto, Qatar, USA) e nuovi FSRU/LNG |
Stoccaggio | Definire target di stoccaggio minimo entro la fine dell’estate 2022 | |
Prezzi del gas e dell’energia | Consentire azioni per mitigare l’impatto del prezzo delle commodity sugli utenti finali – Discussioni attorno a tetto europeo al prezzo del gas | Azioni per mitigare l’impatto del prezzo delle commodity sugli utenti final |
Efficienza energetica | Innalzare dal 9% al 13% l’obiettivo UE in materia di efficienza energetica per il 2030 (rispetto al 2020) | Incentivi per rinnovare il parco immobiliare (superbonus, ecobonus) e controllo delle temperature interne ai palazzi |
Accelerazione delle fonti di energia rinnovabili | Accelerare sulle rinnovabili, che dovranno rappresentare il 45% dei consumi finali di energia nel 2030 (rispetto al precedente target del 40%), e saranno trainate dal solare. |
Investiamo per giocare un ruolo di primo piano nella transizione energetica
Negli ultimi anni, la nostra strategia ha di fatto anticipato le scelte comunitarie, e siamo già allineati con i nuovi target e linee guida fissati nel REPowerEU.

Premesso che il gas naturale continuerà a giocare un ruolo rilevante nella transizione energetica, perché permette di assicurare la flessibilità del sistema, la sfida più importante sarà di poter accogliere e distribuire gas rinnovabili come il biometano, il metano sintetico e l’idrogeno verde. Disporre di una rete “full digital” è infatti la precondizione tecnica per gestire con efficacia la distribuzione di questi gas rinnovabili.
L’Italia è al momento il quarto produttore mondiale di biogas, e ci si aspetta che la produzione di biometano acceleri nei prossimi anni, anche grazie a una regolamentazione favorevole.

Per quanto riguarda l’idrogeno, stiamo sviluppando varie iniziative per assicurare la readiness del nostro network. Abbiamo già terminato la fase di analisi e assessment, i cui risultati preliminari evidenziano alti livelli di compatibilità con miscele di idrogeno fino al 10%, e stiamo individuando gli investimenti necessari all’upgrade delle reti.
Il quadro normativo e regolatorio
L’attività di distribuzione e misura del gas naturale è regolamentata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), che:
- Determina e aggiorna le tariffe.
- Predispone le regole per l’accesso alle infrastrutture e per l’erogazione dei relativi servizi.
Il sistema tariffario prevede in particolare che i ricavi di riferimento per la formulazione delle tariffe siano determinati in modo da coprire i costi sostenuti dall’operatore e consentire un’equa remunerazione del capitale investito.
Le categorie di costi riconosciuti sono tre:
- Il costo del capitale investito netto ai fini regolatori RAB (Regulatory Asset Base), attraverso l’applicazione di un tasso di remunerazione dello stesso.
- Gli ammortamenti economico – tecnici, a copertura dei costi di investimento.
- I costi operativi, a copertura dei costi di esercizio.
Siamo oggi nel quinto periodo regolatorio, che corre dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2025.