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Il contesto regolatorio

Il contesto regolatorio Italiano della distribuzione gas

L’attività di distribuzione e misura del gas naturale è regolamentata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Tra le sue funzioni vi sono la determinazione e l’aggiornamento delle tariffe, nonché la predisposizione delle regole per l’accesso alle infrastrutture e per l’erogazione dei relativi servizi.

Il sistema tariffario prevede in particolare che i ricavi di riferimento per la formulazione delle tariffe siano determinati in modo da coprire i costi sostenuti dall’operatore e consentire un’equa remunerazione del capitale investito. Le categorie di costi riconosciuti sono tre:

il costo del capitale investito netto ai fini regolatori RAB (Regulatory Asset Base) attraverso l’applicazione di un tasso di remunerazione dello stesso;
gli ammortamenti economico – tecnici, a copertura dei costi di investimento;
i costi operativi, a copertura dei costi di esercizio. Di seguito sono riportati i principali elementi tariffari sulla base del quadro normativo (Delibera n. 570/2019/R/gas e s.m.i.).

Italgas, i cui ricavi 2023 sono per circa l’82% regolati, per il business italiano colloca i propri piani industriali nel contesto del quadro definito da ARERA. L’attuale periodo regolatorio è iniziato il 1.1.2020 e terminerà alla fine del 2025. Per quanto attiene il WACC (ritorno sul capitale investito), il nuovo periodo regolatorio è iniziato il 1° gennaio 2022.

Grafico Italgas sulla regolamentazione del gas in Italia con punti temporali dal 2018 al 2021 e barre informative.

Il contesto regolatorio Greco della distribuzione gas

In Grecia, dove il Gruppo Italgas opera attraverso la holding Enaon e la società operativa Enaon Eda (nuova identità del gruppo Depa Infrastructure, la cui acquisizione è stata completata nel settembre 2022), il quadro regolatorio è definito dalla Regulatory Authority for Energy, Waste and Water (RAEWW). L’ultimo periodo di regolazione tariffaria ha coperto il periodo quadriennale iniziato il 1° gennaio 2019. L’attuale periodo di regolazione terminerà nel 2026. I ricavi di riferimento per la formulazione delle tariffe sono calcolati in modo da coprire i costi sostenuti dall’operatore e consentire un’equa remunerazione del capitale investito.

La società di distribuzione del gas Enaon Eda – nata dalla fusione di Eda Thess, Eda Attikis e Deda, società operative del gruppo Depa Infrastructure – opera in regime di concessione ventennale, estensibile per ulteriori 30 anni su domanda del licenziatario. Tale regime è disciplinato dalla legge greca sull’energia, il cui più recente aggiornamento è stato approvato il 30 giugno 2021 (legge 4812/21).

Grafico timeline di Italgas sul contesto regolatorio greco del gas, con punti verdi indicanti eventi chiave.

Il contesto regolatorio Italiano del settore idrico

L’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua a usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue, compresi i servizi di captazione adduzione e i servizi di depurazione, che fanno parte del Servizio Idrico Integrato (SII), sono regolamentati dall’ARERA in virtù dell’art. 21, commi 13 e 19, del decreto-legge 201/11. Tra le funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici vi sono la determinazione e l’aggiornamento delle tariffe, nonché la predisposizione delle regole a garanzia delle condizioni di efficienza e qualità dei servizi erogati e della tutela degli interessi di utenti e consumatori.

Il sistema tariffario prevede che la competenza della presentazione delle proposte tariffarie all’Autorità sia dell’Ente di Governo dell’Ambito territoriale ottimale (EGA), il quale provvede all’approvazione dei dati e dei documenti predisposti dal soggetto gestore.

Per il quarto periodo di regolazione (2024-2029), l’Autorità ha adottato il Metodo Tariffario Idrico MTI-4, introdotto dalla deliberazione n. 639/2023/R/idr del 28 dicembre 2023.

Grafico Italgas sul contesto regolatorio idrico italiano, mostra timeline e documenti AEEGSI dal 2014 al 2028.

• il costo del capitale investito netto ai fini regolatori RAB (Regulatory Asset Base) attraverso l’applicazione di un tasso di remunerazione dello stesso;
• gli ammortamenti economico – tecnici, a copertura dei costi di investimento;
• i costi operativi, a copertura dei costi di esercizio. Di seguito sono riportati i principali elementi tariffari sulla base del quadro normativo (Delibera n. 570/2019/R/gas e s.m.i.).