Investire in Italgas
Primo operatore nella distribuzione del gas in Italia e terzo in Europa, ci distinguiamo per la solidità della struttura finanziaria, il profilo a basso rischio, la forza data da oltre 180 anni di storia e la propensione all’innovazione.
La nostra società, tornata alla quotazione nell’indice FTSE MIB di Borsa Italia il 7 novembre 2016 dopo la separazione da Snam, dispone di alcuni solidi vantaggi competitivi che ci rendono unici nel panorama italiano. Operiamo in un mercato regolato che offre una grande visibilità sui trend di medio periodo, e gli investimenti programmati nei prossimi anni ci permetteranno di rafforzarci ancora, posizionandoci come polo aggregante nel processo di consolidamento del settore.
Leader nella distribuzione del gas in Italia
Abbiamo una quota di mercato di oltre il 35% (considerando le società partecipate) nella distribuzione del gas in Italia, con una rete ampia e diversificata geograficamente. Gestiamo circa 74.000 km di rete, serviamo più di 1.800 comuni in concessione e contiamo 7,7 milioni di contatori attivi.
Struttura ideale per cogliere le nuove opportunità
Forti della concentrazione sul nostro core-business, disponiamo di un’ineguagliata base di competenze tecniche e manageriali, nonché di una solida struttura di capitale, che ci permetteranno di rafforzare il nostro ruolo centrale nel sistema italiano della distribuzione del gas, anche attraverso acquisizioni, e di cogliere al meglio le opportunità delle future gare d’ambito.
Chiarezza e visibilità del contesto regolatorio
La regolazione nel mercato della distribuzione del gas ci consente di potere contare su ricavi e ritorni prevedibili. I nostri ricavi sono prevalentemente regolati: possiamo perciò realizzare i nostri piani in un contesto ben definito.
Attenzione all’innovazione
L’innovazione e la trasformazione digitale rappresentano la prima direttrice del nostro Piano strategico 2022-2028. Per lo sviluppo e l’upgrade del network italiano della distribuzione del gas sono previsti 4,5 miliardi di euro. Nel dettaglio, 1,5 miliardi di euro (+100 milioni circa rispetto al precedente Piano) sono destinati alla prosecuzione dei programmi di trasformazione digitale della rete.
