Denial of service: cos'è un attacco DDoS
Un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) è una strategia utilizzata dai cybercriminali per sovraccaricare un server, una rete o un servizio online, rendendolo inaccessibile agli utenti legittimi. Il denial of service DDoS sfrutta una rete di dispositivi compromessi, chiamata botnet, per generare un volume di traffico elevatissimo al fine di mandare in tilt il sistema bersaglio.
Il significato di DDoS non riguarda il furto di dati, ma piuttosto l’interruzione della normale operatività di un sito web o di un servizio online, causando ingenti danni economici e reputazionali.
Gli scopi degli attacchi DDoS
Gli attacchi DDoS possono essere condotti per diversi motivi:
- Estorsione: alcuni hacker lanciano attacchi DDoS per chiedere un riscatto (ransom DDoS) in cambio dell’interruzione dell’attacco.
- Guerra cibernetica: i governi possono utilizzare queste minacce informatiche per mettere in difficoltà o addirittura indebolire un’infrastruttura critica di uno stato nemico, come i Trasporti o la Difesa.
- Concorrenza sleale: aziende senza scrupoli possono commissionare attacchi per mettere fuori gioco i competitor, guadagnandosi un vantaggio tattico nel mercato.
- Hacktivismo: gruppi di attivisti digitali possono colpire siti governativi o istituzionali per motivi politici, perché non condividono le convinzioni ideologiche o filosofiche.
- Test di sicurezza: a volte gli attacchi DDoS vengono simulati per verificare la resilienza di un sistema informatico, anche per poter comprendere quanto il loro sistema sia in grado di sostenere, in caso di un attacco reale.
I tipi di attacchi DDoS
Esistono diverse tipologie di DDoS attack, al fine di danneggiare i sistemi presi di mira. Gli attacchi DDoS colpiscono uno dei sette livelli di una rete informatica, ogni livello ha uno scopo univoco, e svolge una propria funzione individuale. ognuna con modalità di esecuzione specifiche:
- Attacchi DDoS a livello di applicazione: questi attacchi, noti anche come attacchi di livello 7, mirano a sfruttare vulnerabilità nelle applicazioni web per interromperne il funzionamento. Sono difficili da prevenire e mitigare, ma relativamente semplici da eseguire.
- Attacchi DDoS ai protocolli: questi attacchi sfruttano le vulnerabilità nei protocolli di comunicazione Internet ai livelli 3 e 4 del modello OSI per esaurire le risorse del sistema bersaglio.
- Attacchi DDoS volumetrici: gli attacchi volumetrici hanno lo scopo di saturare la larghezza di banda disponibile del bersaglio con un elevato volume di traffico proveniente da più fonti.
Come riconoscerli
Identificare tempestivamente un attacco DDoS è fondamentale per mitigarne l’impatto. Alcuni segnali di allarme includono:
- Rallentamenti improvvisi: Il sito web o il servizio risponde più lentamente del normale.
- Inaccessibilità del servizio: L’impossibilità di accedere al sito o all’applicazione per lunghi periodi.
- Aumento anomalo del traffico: Picchi di traffico insoliti senza un apparente motivo.
- Connessioni instabili: Interruzioni intermittenti del servizio o timeout frequenti.
Monitorare il traffico di rete e analizzare pattern sospetti è la chiave per individuare un attacco DDoS prima che causi danni irreparabili.
Come prevenire gli attacchi DDoS
Le organizzazioni possono proteggersi e limitare le interruzioni causate dagli attacchi DDoS con una solida strategia di mitigazione e avanzati controlli di cybersicurezza. Ad esempio:
- Soluzioni basate su cloud: Offrono una protezione ad alta capacità e sempre attiva, impedendo che il traffico dannoso raggiunga i siti web o interferisca con le comunicazioni API, mentre il traffico legittimo continua a fluire normalmente.
- Servizi di mitigazione degli attacchi DDoS: Un provider specializzato può individuare e bloccare gli attacchi in pochi secondi, grazie all’uso di tecnologie avanzate che monitorano e filtrano il traffico dannoso prima che raggiunga la rete aziendale.
- Scrubbing DDoS sul cloud: Mantiene operative le attività online anche durante un attacco, analizzando il traffico per bloccare attività dannose su vasta scala.
- Sistemi di difesa basati su CDN: Le reti per la distribuzione dei contenuti (CDN) possono mitigare attacchi DDoS interrompendo il traffico malevolo prima che raggiunga il server.
- Protezione ibrida: Una combinazione tra difese on-premise e cloud offre una protezione scalabile contro attacchi di diverse dimensioni.
- Cloud signaling: Consente il trasferimento automatico delle informazioni sugli attacchi ai centri di mitigazione nel cloud, riducendo i tempi di reazione e rafforzando la sicurezza.
Adottando queste strategie, è possibile ridurre significativamente il rischio e l’impatto degli attacchi DDoS, garantendo la continuità operativa e la sicurezza dei servizi online.
Cybersicurezza: https://www.italgas.it/innovazione/cybersecurity/italgas-cyber-security/