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Parità di genere: la storia e la sua importanza

Cos’è la parità di genere? È il principio secondo cui uomini e donne devono avere gli stessi diritti, opportunità e trattamento in ogni ambito della vita: sociale, lavorativo, economico e politico. Oggi, la parità di genere è uno dei pilastri fondamentali per costruire una società equa e inclusiva, infatti è uno degli obiettivi dell’agenda 2030 dell’ ONU. In questo contesto, per un’azienda e per un’associazione, ottenere la certificazione parità di genere rappresenta un passo concreto di mostrare che vogliono contribuire al cambiamento.

Storia e progressi sulla parità di genere

La lotta per la parità di genere ha radici lontane. Dalle prime rivendicazioni femministe dell’Ottocento, quando venne creato il primo comitato di lotta per il diritto di suffragio universale a Manchester esportato poi in tutto il mondo, fino agli importanti movimenti degli anni ’60 e ’70, sono stati compiuti passi decisivi. Oggi, molte conquiste sono state raggiunte: il diritto al voto, l’accesso all’istruzione e alla carriera lavorativa. Tuttavia, il gender gap persiste in vari settori, specialmente in ambito professionale.

Normative e politiche dell’uguaglianza

La promozione della parità di genere è una priorità condivisa a livello globale, con numerosi paesi che hanno adottato leggi e politiche per garantire l’uguaglianza tra uomini e donne in vari ambiti della società.

A livello internazionale, la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW), adottata dalle Nazioni Unite nel 1979, rappresenta uno strumento fondamentale per la tutela dei diritti delle donne. Ratificata da 189 paesi, la CEDAW obbliga gli Stati membri a intraprendere misure concrete per eliminare la discriminazione di genere in tutti gli ambiti della vita pubblica e privata.

A livello nazionale sono molti i paesi che hanno implementato leggi specifiche per promuovere l’uguaglianza di genere:

  • Spagna: La Legge per l’uguaglianza del 2007 impone ai partiti politici di garantire almeno il 40% di rappresentanza femminile nelle liste elettorali e promuove l’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle aziende.
  • Svizzera: La Legge federale sull’uguaglianza tra donna e uomo del 1995 vieta la discriminazione di genere nel contesto lavorativo e ha istituito l’Ufficio federale per l’uguaglianza tra donna e uomo per monitorare l’applicazione della legge.
  • Thailandia: Nel 2015, il paese ha adottato la Legge sull’uguaglianza di genere, la prima a definire e vietare esplicitamente la discriminazione di genere, seguita da una costituzione nel 2017 che proibisce la discriminazione basata sul sesso e promuove il bilancio di genere.

Per affrontare la sottorappresentazione delle donne in ambiti decisionali, molti paesi hanno introdotto quote di genere, soprattutto nel Consiglio di Amministrazione:

  • Norvegia: Dal 2023, è obbligatorio che almeno il 40% dei membri dei consigli di amministrazione delle aziende siano donne, una misura volta a promuovere l’equilibrio di genere nel settore privato.
  • Francia: Una legge del 2011 richiede che le aziende quotate in borsa abbiano almeno il 40% di donne nei consigli di amministrazione entro sei anni dall’entrata in vigore della legge.

La parità di genere in Italia

La parità di genere in Italia è un principio sancito dalla Costituzione: l’articolo 3 garantisce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, “senza distinzione di sesso”, e impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che ne limitano l’attuazione. Nel 2006, il Codice delle pari opportunità ha raccolto e armonizzato le normative esistenti, introducendo il gender mainstreaming come approccio trasversale alle politiche pubbliche.

Nel 2021, il governo ha varato la Strategia nazionale per la parità di genere 2021–2026, in linea con quella europea, con l’obiettivo di migliorare di cinque punti l’indice nazionale di uguaglianza di genere entro il 2026. A supporto, è stata introdotta la certificazione parità di genere, pensata per valorizzare le imprese che promuovono l’equità, anche attraverso specifici requisiti legati a parità salariale, inclusione e welfare.

Nonostante i progressi, persistono forti divari, soprattutto nel lavoro e nella rappresentanza politica. Secondo il Global Gender Gap Report 2024, l’Italia è all’87° posto su 146 Paesi, con un tasso di occupazione femminile appena superiore al 50% e un’elevata incidenza del lavoro part-time tra le donne. Le responsabilità familiari e il lavoro di cura non retribuito restano ancora fortemente sbilanciati.

Sul fronte politico, la presenza femminile è cresciuta a livello nazionale – con il 33% di donne in Parlamento e la nomina, nel 2022, della prima Presidente del Consiglio – ma è ancora limitata a livello locale, dove solo il 15% dei sindaci è donna.

Il ruolo delle aziende nella risoluzione del gender gap

Il settore privato ha un ruolo cruciale. Promuovere la parità di genere in azienda non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di sviluppo sostenibile. La certificazione parità di genere rappresenta uno strumento concreto per valorizzare le realtà più virtuose e spingere verso un cambiamento culturale reale. Rafforzare le leggi sulla parità di genere in Italia e renderle effettive resta una sfida prioritaria, da affrontare con il contributo attivo di istituzioni, imprese e cittadini. Le aziende inclusive attraggono più talenti, migliorano il clima interno e risultano più innovative.

Strategie per promuovere la parità di genere

Tra le azioni più efficaci ci sono:

  • Analisi dei dati aziendali per individuare disparità salariali o di carriera;
  • Adozione di policy di conciliazione vita-lavoro;
  • Formazione continua contro stereotipi e pregiudizi;
  • Trasparenza nei processi di selezione e promozione;
  • Raggiungimento dei requisiti per la certificazione parità di genere, che includono impegni concreti su leadership femminile, parità retributiva e cultura inclusiva.

Ottenere la certificazione parità di genere è un riconoscimento del percorso virtuoso di un’azienda, ma soprattutto un impegno duraturo verso un futuro più equo.

 

 Consiglio di amministrazione: https://www.italgas.it/investitori/governance/consiglio-di-amministrazione/

Certificazione Parità di genere: https://www.italgas.it/comunicato/italgas-ottiene-la-certificazione-per-la-parita-di-genere-uni-pdr-1252022/#:~:text=Milano%2C%207%20settembre%202023%20%E2%80%93%20Italgas,di%20lavoro%20inclusivi%20e%20paritari.

Global Gender Gap Report 2024: https://www.weforum.org/publications/global-gender-gap-report-2024/

Sviluppo sostenibile: https://www.italgas.it/sostenibilita/