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Energia geotermica: il calore della Terra al servizio della sostenibilità

L’energia geotermica rappresenta una delle fonti rinnovabili più promettenti per un futuro sostenibile. Per comprendere al meglio di cosa si tratti, si può partire dall’etimologia greca del nome, infatti geotermica deriva da: “geo” e “thermos”, il cui significato letterale è calore della Terra. Grazie a questo calore naturale proveniente dal sottosuolo, è possibile produrre energia pulita, riducendo le emissioni di CO₂.

Cos’è l’energia geotermica e come funziona?

La geotermia sfrutta il calore presente nel sottosuolo terrestre per generare riscaldamento o energia elettrica. Il funzionamento si basa sulla presenza di serbatoi geotermici, ovvero zone in cui il calore è accumulato in rocce e fluidi sotterranei.

Gli impianti geotermici sono progettati per captare e valorizzare questa energia. In particolare, le centrali geotermiche destinano il calore del sottosuolo alla produzione di elettricità, grazie a un processo ingegneristico avanzato. Si realizzano perforazioni fino a 3.000 metri di profondità, in aree con significative risorse geotermiche. Qui, il calore si presenta sotto forma di vapore o acqua calda ad alta pressione, che risale attraverso i pozzi e viene indirizzato verso turbine per generare elettricità.

Oltre alla produzione di elettricità, la geotermia trova applicazione diretta nel riscaldamento. In presenza di risorse ad alta o bassa entalpia, il calore può essere utilizzato per scopi domestici o industriali attraverso impianti di scambio termico collegati a reti di teleriscaldamento.

Questa tecnologia permette di ottenere un riscaldamento geotermico efficiente e costante durante tutto l’anno, con un impatto ambientale molto ridotto.

I benefici dell’energia geotermica per l’ambiente e l’economia

L’energia geotermica offre numerosi vantaggi, sia in termini ambientali che economici. È una fonte rinnovabile, pulita e sempre disponibile, indipendentemente dalle condizioni climatiche. Questo la rende particolarmente preziosa nel contesto della decarbonizzazione e della sicurezza energetica.

Dal punto di vista ambientale, la geotermia si distingue per le basse emissioni di CO₂ e per l’impatto minimo sul paesaggio. Le centrali di energia geotermica così come gli impianti geotermici domestici non bruciano combustibili fossili e non generano emissioni nocive durante il funzionamento. Inoltre, molti impianti funzionano in circuiti chiusi, dove il fluido termico viene reimmesso nel sottosuolo, riducendo l’utilizzo di risorse naturali e prevenendo contaminazioni.

Questo approccio sostenibile aiuta a combattere il cambiamento climatico e promuove un modello energetico più equilibrato e rispettoso dell’ambiente.

Dal lato economico, l’impianto geotermico rappresenta un investimento intelligente nel medio-lungo termine. Dopo i costi iniziali di installazione, che possono variare in base alla profondità di perforazione e alla dimensione dell’impianto, i costi di esercizio sono estremamente contenuti. La pompa di calore geotermica, ad esempio, consuma elettricità per funzionare, ma produce più energia termica di quanta ne consumi, garantendo un’elevata efficienza e riducendo drasticamente le bollette.

Inoltre, gli impianti geotermici domestici richiedono poca manutenzione, hanno una lunga durata (oltre 25 anni per la pompa e fino a 50 anni per le sonde geotermiche) e possono aumentare il valore dell’immobile grazie alla sua efficienza energetica.

Inoltre, si tratta di una risorsa rinnovabile costante e affidabile, non soggetta a variabili meteo come il sole o il vento.

Energia geotermica a bassa e alta entalpia: le differenze

La geotermia a bassa entalpia è ideale per l’uso domestico e si basa su temperature inferiori ai 90°C. Gli impianti geotermici domestici utilizzano sonde posizionate a pochi metri di profondità, abbinate a una pompa di calore geotermica, per riscaldare o raffrescare l’abitazione.

La geotermia ad alta entalpia, invece, si sfrutta nelle centrali geotermiche per la produzione di energia elettrica. In questo caso, il calore proviene da profondità maggiori, dove le temperature superano i 150°C.

Entrambe le soluzioni di energia geotermica sono sostenibili, ma con applicazioni differenti: residenziali e locali per la bassa entalpia, industriali e su larga scala per l’alta entalpia.

Il ruolo dell’energia geotermica nella transizione energetica

L’energia geotermica svolge un ruolo strategico nella transizione ecologica verso un sistema più sostenibile. Grazie alla sua disponibilità continua e alla ridotta impronta ambientale, può integrare efficacemente altre fonti rinnovabili come il solare e l’eolico.

Investire in impianti geotermici, sia su scala domestica che industriale, contribuisce a decarbonizzare i consumi energetici, migliorare l’efficienza degli edifici e raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica.

In un’ottica di lungo periodo l’energia geotermica rappresenta una scelta concreta per ridurre l’impatto ambientale e garantire energia pulita e sicura per tutti.

 

Fonti rinnovabili: https://www.italgas.it/cosa-facciamo/gas/gas-rinnovabili/

Efficienza energetica: https://www.italgas.it/cosa-facciamo/efficienza-energetica/

Transizione ecologica: https://www.italgas.it/chi-siamo/italgas-per-la-transizione-ecologica/