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Rootkit: il malware invisibile

Nel vasto panorama delle frodi informatiche, esistono forme di malware particolarmente insidiose perché capaci di nascondersi in profondità all’interno dei sistemi informatici. Tra queste, i rootkit rappresentano uno degli esempi più pericolosi. Non si limitano a infettare un dispositivo, ma lavorano nell’ombra, rendendo difficile la loro individuazione e permettendo ai criminali informatici di mantenere l’accesso non autorizzato ai dati sensibili per lunghi periodi di tempo. Comprendere cosa sono e come funzionano è il primo passo per difendere i propri dispositivi e garantire la sicurezza digitale.

Cosa sono i rootkit?

Quando si parla di rootkit è importante partire dal loro significato. Il termine nasce dall’unione di due parole: “root”, che nei sistemi operativi indica l’utente con i massimi privilegi, e “kit”, cioè l’insieme di strumenti utilizzati per raggiungere un obiettivo. In pratica, un rootkit è un insieme di software malevoli progettati per garantire a un attaccante l’accesso invisibile e continuativo a un computer o a una rete.

Il rootkit malware è particolarmente subdolo perché, a differenza di virus o trojan più evidenti, non mostra segni immediati della sua presenza. Può insinuarsi nel sistema sfruttando vulnerabilità, allegati malevoli o software compromessi, e una volta installato modifica i meccanismi di base del dispositivo.

Come funzionano i rootkit

Il funzionamento dei rootkit si basa sulla capacità di nascondersi in profondità. Esistono diverse tipologie:

  • Quelli che si installano a livello del sistema operativo.
  • Quelli che si installano nel firmware
  • Quelli che invece infettano il boot loader.

In questo modo riescono a prendere il controllo delle operazioni fondamentali ancora prima che entrino in funzione i sistemi di sicurezza tradizionali, rendendo quasi impossibile la loro individuazione con strumenti di scansione comuni.

Una volta attivi, i rootkit manipolano i processi del sistema per nascondere file, cartelle e connessioni sospette. Possono intercettare le comunicazioni, registrare ciò che viene digitato sulla tastiera o aprire la strada ad altri malware. Ciò che rende i rootkit unici è proprio la loro capacità di mascherarsi da componenti legittimi, integrandosi nel cuore del sistema e operando indisturbati per settimane o mesi.

Perché sono così pericolosi

La pericolosità dei rootkit risiede nella loro invisibilità. Un computer infettato potrebbe continuare a funzionare normalmente, senza mostrare rallentamenti o segnali evidenti. Questo rende difficile, per un utente medio, accorgersi di essere sotto attacco. Nel frattempo, il criminale informatico può utilizzare il dispositivo compromesso per sottrarre dati sensibili, monitorare le attività online o addirittura controllare l’intero sistema da remoto.

Inoltre, i rootkit spesso vengono utilizzati come piattaforme per altri attacchi: possono installare ulteriori software malevoli, lanciare campagne di spionaggio informatico o trasformare i dispositivi infettati in nodi di una botnet. La loro capacità di restare nascosti li rende una delle minacce più temute nel campo della cybersecurity, non solo per i singoli utenti ma anche per aziende e infrastrutture critiche.

Come difendersi

Difendersi dai rootkit richiede un approccio multiplo. Infatti è fondamentale:

  • Avere sempre aggiornati i sistemi operativi e i software
  • Avere un comportamento prudente nella navigazione e nella gestione degli allegati di posta elettronica
  • Adottare soluzioni di sicurezza avanzate e affidarsi a una formazione continua in materia di Cybersicurezza.

Per individuare e neutralizzare queste minacce, esistono strumenti specifici di malware anti rootkit, progettati per scansionare le aree più profonde dei dispositivi e rilevare anomalie invisibili ai normali antivirus. Tuttavia, in alcuni casi estremi, l’unica soluzione sicura può essere la reinstallazione completa del sistema operativo.

Frodi informatiche: https://www.italgas.it/innovazione/cyber-security/frodi-digitali/

Malware:  https://www.italgas.it/innovazione/i-vocaboli-della-cyber-security/malware-cosa-sono-e-come-evitarli/

Cybersicurity: https://www.italgas.it/innovazione/i-vocaboli-della-cyber-security/storie-cybersecurity-cybersecurity/