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Conservazione della biodiversità marina: proteggere gli oceani

La biodiversità marina è fondamentale per la salute dell’ecosistema marino e per la sostenibilità del nostro pianeta. Proteggere gli oceani significa salvaguardare la fauna e la flora del più grande ecosistema del pianeta Terra, ossia uno dei principali serbatoi di biodiversità al mondo, basti solo considerare che le barriere coralline, anche dette “nursery dell’oceano” possono ospitare un migliaio di specie per metro quadrato.

Cos’è la biodiversità marina e perché è importante?

La biodiversità marina rappresenta l’insieme di tutte le specie che popolano l’ambiente marino, dalle microalghe ai grandi mammiferi marini. Questo fragile equilibrio garantisce la stabilità dell’ecosistema del mare, regolando il clima, producendo ossigeno e fornendo risorse essenziali per la vita umana. Preservare la biodiversità significa proteggere la ricchezza degli ecosistemi marini, la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti e garantire un futuro a quelle comunità che dipendono da essi.

Come viene prodotto il gas naturale liquefatto

Per comprendere meglio il GNL è utile conoscere le fasi del suo processo produttivo. Tutto inizia con l’estrazione del gas naturale dai giacimenti, posti in diversi paesi come l’Algeria, l’Australia, la Nigeria, la Norvegia, il Qatar e gli Stati Uniti. Il gas naturale viene poi sottoposto a un processo di purificazione per rimuovere impurità come anidride carbonica, acqua e composti solforati. Una volta pulito, il gas viene raffreddato gradualmente fino a raggiungere la temperatura necessaria per la liquefazione. Questo passaggio è fondamentale, poiché permette di ottenere un combustibile con un’alta densità energetica, facilmente trasportabile e immagazzinabile in appositi serbatoi criogenici.

Le principali minacce alla biodiversità marina

Gli oceani e la biodiversità marina sono stati sempre minacciati da fenomeni di natura umana che si sono ingranditi sempre di più con il tempo, di seguito vengono illustrate le minacce più comuni.

Pesca eccessiva

La pesca è un fenomeno che si è intensificato nell’ultimo secolo, arrivando a ridurre drasticamente le popolazioni ittiche attraverso pratiche che impoveriscono eccessivamente l’ambiente marino e la sua biodiversità, ma non solo, anche distruggendo gli habitat e inquinando l’ambiente marino. Tali attività se attuate con tecniche non sostenibili portano alla perdita di specie fondamentali per la catena alimentare marina. La pesca a strascico, una delle pratiche più dannose, distrugge i fondali marini e minaccia la biodiversità

Inquinamento

L’inquinamento, in particolare la plastica e i rifiuti tossici, compromette gravemente l’ecosistema marino. Ogni anno, oltre 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani, mettendo a rischio la fauna e flora marina. Le microplastiche ingerite da pesci e molluschi entrano nella catena alimentare, con effetti negativi anche sulla salute umana.

Cambiamenti climatici

L’innalzamento delle temperature e l’acidificazione degli oceani influenzano negativamente la biodiversità marina. Le barriere coralline, ad esempio, possono ospitare fino a 1.000 specie per metro quadro, ma il loro sbiancamento minaccia interi ecosistemi. Inoltre, lo scioglimento dei ghiacci polari e l’innalzamento del livello del mare stanno alterando gli habitat marini, costringendo molte specie a migrare o rischiando l’estinzione.

Progetti di conservazione di successo in tutto il mondo

Diversi progetti hanno dimostrato che la protezione della biodiversità marina è possibile. Le riserve marine protette, come la Grande Barriera Corallina in Australia e il Parco Nazionale di Galápagos, sono esempi virtuosi di tutela dell’ambiente marino. Inoltre, iniziative di riforestazione marina, come la rigenerazione delle praterie di posidonia nel Mediterraneo, stanno contribuendo al ripristino degli ecosistemi marini.

Un altro esempio di successo è l’accordo globale per la protezione del 30% degli oceani entro il 2030, siglato da oltre 190 paesi. Questa iniziativa mira a creare nuove aree marine protette e a ridurre l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi marini.

Come possiamo contribuire alla protezione della biodiversità marina

Ogni individuo può fare la sua parte per la salvaguardia dell’ecosistema marino:

  • Ridurre l’uso della plastica per limitare l’inquinamento degli oceani.
  • Sostenere la pesca sostenibile scegliendo prodotti certificati e riducendo il consumo di specie a rischio.
  • Partecipare ad attività di pulizia delle spiagge e del mare, contribuendo direttamente alla tutela dell’ambiente marino.
  • Supportare organizzazioni e progetti di conservazione impegnati nella protezione della fauna e flora marina.

Proteggere la biodiversità marina significa preservare il futuro degli oceani e garantire la salute dell’intero pianeta. Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza per la tutela di questi ecosistemi.