
Tipologia di rischi
Abbiamo istituito un sistema strutturato di gestione del rischio, basato su un’attenta mappatura – in ambito sia finanziario che operativo – che ci permette di individuare, misurare, monitorare e mitigare i rischi.
Italgas si caratterizza per un profilo di rischio limitato, in primo luogo grazie alla natura regolata del business in cui operiamo. Sin dalla sua costituzione, la nostra società ha seguito un approccio ben strutturato per governare i rischi che possono avere un impatto sulla creazione di valore. Oltre ad avere istituito una funzione dedicata, applichiamo a tutte le società del nostro Gruppo un modello omogeneo e integrato di individuazione, valutazione, gestione e controllo dei rischi.
Italgas si è dotata di un Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi integrato nell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile e, più in generale, di governo societario, che assicura il rispetto delle leggi e delle procedure aziendali, la tutela dei beni aziendali e contribuisce alla gestione delle attività, dando solidità ai dati contabili e finanziari elaborati.
La funzione Enterprise Risk Management (ERM) presidia il processo di gestione integrata dei rischi aziendali del Gruppo. I principali obiettivi dell’ERM sono la definizione di un modello omogeneo e trasversale di valutazione dei rischi, l’identificazione dei rischi prioritari, la garanzia del consolidamento delle azioni di mitigazione e l’elaborazione di un sistema di reporting.
La metodologia ERM adottata dal Gruppo Italgas è in linea con i modelli di riferimento e le best practice internazionali esistenti (COSO Framework e ISO 31000). Il processo di individuazione, valutazione, misurazione e gestione dei rischi è effettuato con frequenza almeno annuale, in base alla rilevanza del rischio e agli eventuali cambiamenti di contesto.
Le attività coinvolgono direttamente tutte le funzioni aziendali attraverso incontri dedicati che consentono di recepire l’aggiornamento delle informazioni relative alla descrizione, alla rilevanza e al trattamento dei rischi già in portafoglio e dei modelli di compliance esistenti, così come la rilevazione di nuovi rischi emergenti. Tali attività sono effettuate a copertura dell’intero perimetro del Gruppo e di tutti i potenziali eventi applicabili. La valutazione dei rischi è effettuata utilizzando apposite scale di valutazione che esplicitano le soglie di rilevanza per il Gruppo (dimensioni di impatto economico-finanziario; operativo; legale, governance e compliance; ambiente, salute e sicurezza; reputazione e mercato) che consentono l’attribuzione di un “rating” a ciascun rischio e facilitano la prioritizzazione degli stessi. Per tutti i rischi sono identificate e attribuite le risk ownership e vengono definite le strategie di gestione, declinate in specifiche azioni di trattamento del rischio e con relativi tempi di attuazione.
Con riferimento ai rischi strategici, la funzione Enterprise Risk Management, in coordinamento con tutte le funzioni competenti, effettua un approfondimento specifico su rischi, opportunità e incertezze connesse al Piano Strategico. L’analisi è condotta attraverso un modello proprietario di simulazione Monte Carlo che, a partire dalle informazioni raccolte su rischi, opportunità e volatilità e sulle relative correlazioni, genera una moltitudine di scenari alternativi di evoluzione delle variabili sottostanti il Piano Strategico e ne valuta l’impatto complessivo sui driver di valore. In aggiunta, vengono identificati specifici scenari “what-if” relativi al contesto di riferimento sul quale il Piano Strategico è costruito e valutati i relativi impatti sull’agenda strategica. L’analisi consente la stima della volatilità complessiva dei target economico-finanziari definiti e la valutazione del livello di resilienza del Piano Strategico. L’output di tale analisi viene recepito nel documento “Piano Strategico” portato in approvazione al Consiglio di Amministrazione di Italgas S.p.A..
La funzione Enterprise Risk Management elabora specifici report di sintesi relativi all’identificazione, valutazione e gestione dei rischi e li condivide con i diversi livelli aziendali. I rischi vengono aggiornati con cadenza trimestrale, semestrale o annuale a seconda della loro rilevanza. I risultati emersi in relazione ai principali rischi e ai relativi piani di gestione sono presentati al Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate ad ogni aggiornamento. Inoltre, la mappatura dei rischi e le relative strategie di gestione sono presentate periodicamente al Collegio Sindacale e all’Organismo di Vigilanza di Italgas e ai Collegi Sindacali e agli Organismi di Vigilanza delle controllate.
Il Dirigente Preposto e la Funzione Internal Audit ricevono periodicamente i risultati delle valutazioni dei rischi effettuati dall’unità ERM.
Si riporta di seguito la tabella di raccordo tra i principali rischi mappati nel processo ERM oggetto di monitoraggio, nonché le principali le modalità di gestione.
Si noti che, nonostante le azioni di mitigazione introdotte al fine di monitorare e prevenire l’insorgere di rischi di natura rilevante, la Società non esclude che il manifestarsi di specifici eventi possa determinare l’iscrizione di eventuali passività in bilancio.
Rischi strategici e di business
Descrizione
Rischio di evoluzione del contesto regolatorio e istituzionale in ambito europeo o nazionale afferente al settore del gas naturale. Rischio di aggiornamento penalizzante del tasso di remunerazione del capitale investito netto riconosciuto dal Regolatore. Focus Grecia: Rischio di revisione da parte del Regolatore Greco dei piani di investimento e tariffari sottoposti per approvazione.
Principali modalità di gestione
Strutture dedicate al presidio della regolazione, della legislazione e dei loro piani di evoluzione prospettati anche in ambito Europeo.
Partecipazione attiva alle consultazioni indette dal Regolatore, condividendo le posizioni aziendali e/o proposte che supportano la definizione, l’aggiornamento e l’implementazione di criteri di regolazione chiari e trasparenti.
Partecipazione attiva a consultazioni indette dal Governo o da enti della Comunità Europea su temi di rilevanza, inclusa la Tassonomia.
Orientamento nella definizione delle posizioni associative di settore.
Descrizione
Rischio Fisico: incremento della frequenza di eventi naturali di estrema intensità nei luoghi in cui Italgas opera (indisponibilità più o meno prolungata di asset e infrastrutture, incremento di costi di ripristino e di assicurazione, interruzione del servizio, ecc.) con impatto negativo su costi, ricavi e livello di servizio.
Rischio emergente: Rischio Fisico: aumento delle temperature medie nelle aree in cui Italgas opera con possibile impatto negativo sul numero di punti di riconsegna attivi serviti e, di conseguenza, sui ricavi.
Rischio emergente: Rischio di Transizione: mutamento del contesto normativo e regolatorio in materia di gas serra con l’obiettivo di limitare le emissioni, ad esempio attraverso l’introduzione di misure che obblighino i distributori di gas naturale all’acquisto di certificati di copertura delle emissioni, con impatto negativo sui costi.
Rischio emergente: Rischio di Transizione: evoluzione tecnologica che può comportare un impatto negativo sul numero di punti di riconsegna attivi serviti con impatto negativo su ricavi e livello di investimenti attesi.
Rischio emergente: Rischio di Transizione: incertezza del ruolo del gas naturale nel futuro mix energetico con impatto negativo su costi, ricavi e livello di investimenti attesi.
Principali modalità di gestione
Contromisure di tipo operativo così come descritte nel rischio “Continuità del servizio: malfunzionamenti, eventi accidentali o straordinari” che mitigano gli impatti e/o riducono i tempi di intervento in caso di eventi naturali estremi.
Obiettivi di riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra:
i) al 2030: riduzione emissioni Scope1&2 del 42% e riduzione emissioni Scope 3 del 33%, rispetto ai valori 2020;
ii) al 2050, obiettivo di Net Carbon Zero.
Obiettivo di riduzione dei consumi energetici netti del 33% al 2030, rispetto ai valori 2020.
Utilizzo della tecnologia Picarro Surveyor, attualmente la tecnologia più all’avanguardia nel campo delle attività di monitoraggio delle reti gas, con importanti vantaggi in termini di rapidità di svolgimento, ampiezza delle aree sottoposte a controllo e sensibilità di rilevazione della presenza di gas nell’aria di tre ordini di grandezza superiori a quelli attualmente in uso dagli operatori del settore (parti per miliardo contro parti per milione).
Processo di trasformazione della rete in infrastrutture digitali per abilitare la distribuzione di gas diversi dal metano, quali ad esempio l’idrogeno, il biometano e e-gas.
Adesione al Global Compact delle Nazioni Unite e all’OGMP 2.0 dell’UNEP.
Esecuzione di progetti di efficienza energetica attraverso la controllata Geoside.
Azioni finalizzate a favorire lo sviluppo e la diffusione del biometano e della tecnologia power-to-gas.
Valutazione del Rischio Climatico – Rischi Fisici e di Transizione
La strategia di Italgas è profondamente influenzata dal cambiamento climatico: le analisi degli scenari climatici e di Impatti, Rischi e Opportunità (IRO) correlati, infatti, vengono costantemente considerate durante la stesura del Piano Strategico. L’individuazione e la valutazione degli IRO legati al cambiamento climatico è parte dell’analisi di doppia materialità, che ha considerato gli impatti rilevanti in ottica inside-out e i rischi/opportunità rilevanti dal punto di vista finanziario. I rischi e opportunità legati al cambiamento climatico sono integrati nel Sistema Italgas Enterprise Risk Management (vedi “Panoramica del modello di gestione del rischio d’impresa”).
Per facilitare l’identificazione dei rischi legati ai Cambiamenti Climatici, Italgas effettua un’analisi specifica basata su scenari fisici e di transizione individuando un elenco di eventi di rischio/opportunità applicabili a Italgas. L’analisi del rischio climatico/opportunità coinvolge la funzione ERM, la funzione Strategia, la funzione di Sostenibilità nonché i relativi Risk Owner. I rischi e le opportunità relative ai cambiamenti climatici sono riferiti al Comitato Controllo e Rischi, al Comitato Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione.
Dato il lungo orizzonte temporale che deve essere considerato per tenere pienamente conto del verificarsi e/o dell’impatto di tali eventi, i rischi e le opportunità climatiche sono misurati sia nell’arco temporale di 7 anni del Piano Strategico che oltre esso.
Nell’ambito della valutazione della rilevanza finanziaria sono stati identificati come rilevanti i seguenti rischi/opportunità legati al cambiamento climatico:
- i) Rischio di evoluzione negativa del contesto tecnologico e di mercato: Indebolimento del peso del gas quale vettore energetico per il segmento residenziale.
- ii) Opportunità di abilitare l’utilizzo di gas rinnovabili per soddisfare la domanda residenziale.
Entrambi questi eventi sono considerati “Climate-related Transition Risks”.
La valutazione della resilienza della strategia del Gruppo per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici è stata elaborata a seguito di un’analisi basata su scenari climatici che maggiormente rappresentano il contesto in cui opera Italgas, sia di transizione sia fisici, qualitativi e quantitativi, disponibili pubblicamente e che non escludono alcun rischio fisico e di transizione degli scenari climatici. L’analisi aiuta a identificare e valutare i potenziali impatti aziendali e a definire le risposte e le azioni necessarie per gestire tali rischi e opportunità.
Nel caso di Physical Climate Change Risks, l’analisi di scenario climatico utilizza un modello climatico di terze parti che consente di ottenere l’evoluzione dei principali parametri fisici, fino al 2050, secondo gli scenari RCP 1.9, 2.6, 4.5, 8.5 in tutte le aree locali (fino al livello comunale) già servite da Italgas o in quelle aree che la società prevede di servire in futuro. I parametri fisici considerati dal modello includono, ad esempio, i gradi di riscaldamento giorni e giorni con forti precipitazioni. I loro potenziali impatti vengono quindi valutati su variabili aziendali chiave (ad es. punti di riconsegna attivi), nonché considerando i potenziali danni all’infrastruttura del gas complessiva (a monte e a valle rispetto alla distribuzione).
Per quanto riguarda i Transition Climate Change Risks, questi vengono analizzati su diversi scenari climatici ed energetici di terze parti con ciascun Process Owner. In particolare, sono stati considerati i seguenti rischi: rischi connessi a potenziali modifiche della normativa nazionale ed europea, rischi connessi al mancato rispetto della normativa o alla mancata intercettazione/trasporto di nuova normativa rientrante nel perimetro di applicazione, rischi connessi ai cambiamenti tecnologici, rischi legati ai titoli di efficienza energetica, rischi legati alla tutela ambientale. Le considerazioni sugli impatti includono l’intera infrastruttura del gas (a monte e a valle rispetto alla distribuzione).
Descrizione
Rischio di mancata aggiudicazione delle concessioni negli ambiti pianificati, o aggiudicazione di concessioni a condizioni meno favorevoli. Rischio di oneri di gestione maggiori in capo al Gruppo rispetto ai propri standard operativi in caso di aggiudicazione di concessioni in ATEM precedentemente gestiti totalmente o parzialmente da altri operatori.
Rischio di contenziosi giudiziali e/o arbitrali con possibili effetti negativi sull’attività e sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo Italgas derivanti dalla complessità della normativa che disciplina la scadenza delle concessioni di cui Italgas
è titolare. Rischio che il valore di rimborso delle concessioni per le quali, all’esito del processo di assegnazione, risulti assegnatario un soggetto terzo sia inferiore al valore della RAB.
Principali modalità di gestione
La normativa in essere prevede che nel caso di mancata aggiudicazione di concessioni precedentemente gestite, per le reti di proprietà il gestore uscente abbia diritto al riconoscimento del valore di rimborso.
Procedure specifiche che disciplinano le attività pre-gara, incluso calcolo valore di rimborso, e la partecipazione alle gare d’ambito.
Monitoraggio dell’evoluzione normativa e valutazione dei potenziali impatti sul processo di gara.
Pianificazione del calendario Gare e della strategia di offerta integrati nel Piano Strategico del Gruppo.
Attività di analisi critica della qualità dell’offerta di gara e implementazione di interventi di miglioramento, anche avvalendosi di esperti esterni, enti e università.
Descrizione
Rischio di evoluzione negativa del contesto geopolitico e/o di accadimento di eventi atipici con potenziali tensioni sui mercati finanziari, impatti sulla continuità operativa e/o sulla salute e sicurezza del personale e/o sulla catena di fornitura.
Principali modalità di gestione
Group Security Operation Center (G-SOC) e piattaforma centrale di correlazione delle informazioni provenienti dai sistemi di sicurezza
Piattaforma di travel security e intelligence operativa
Integrated Security Cloud Command Center e Physical Security Information Management
Con riferimento ai conflitti in Russo-Ucraino e Israelo-Palestinese si conferma:
- i) l’assenza di attività produttive e di personale dislocato nei paesi coinvolti
- ii) l’intensificazione dei controlli e monitoraggi sulla catena di fornitura, confermando che non sono presenti fornitori di primo o secondo livello coinvolti nelle zone interessate, che impattano sulla continuità operativa del Gruppo
iii) che non si rilevano aspetti critici rilevanti in considerazione del mancato rinnovo da parte dell’Ucraina dell’accordo di transito del gas russo.
Rischi finanziari
Descrizione
Rischio di potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti o da un ritardato pagamento di queste dei corrispettivi dovuti con effetti negativi sui risultati economici e sulla situazione finanziaria del Gruppo Italgas.
Principali modalità di gestione
Regole per l’accesso degli utenti al servizio di distribuzione del gas stabilite dal Regolatore e previste nei Codici di Rete che stabiliscono le norme che regolano i diritti e gli obblighi dei soggetti coinvolti nel processo di erogazione dei servizi stessi, e prevedono clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti quali il rilascio di garanzie bancarie o assicurative
Primaria affidabilità dei clienti della distribuzione gas al 31 dicembre 2024: i) in Italia mediamente il 97,4% dei crediti commerciali vengono liquidati alla scadenza e oltre il 99,0% entro i successivi 4 giorni; ii) in Grecia mediamente il 95,0% dei crediti commerciali vengono liquidati alla scadenza e circa la totalità entro i successivi 4 giorni
Descrizione
Rischio di oscillazioni dei tassi di interesse con impatto sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie della Società sul livello degli oneri finanziari netti. Rischio che un prolungato periodo di inflazione inferiore alle previsioni del Gruppo possa avere effetti negativi, nel lungo periodo, sul valore della RAB e sui ricavi regolati attesi. Rischio di incremento inatteso del tasso di inflazione con possibili effetti negativi sui costi attesi.
Principali modalità di gestione
Processo per la predisposizione e monitoraggio del piano finanziario e di gestione, controllo e reporting dei Rischi Finanziari.
Elevata incidenza dei debiti finanziari e obbligazionari a tasso fisso (al 31 dicembre 2024 l’indebitamento finanziario lordo risulta a tasso fisso per il 85,4,% e a tasso variabile per il 14,6%)
Mix differenziato di risorse finanziarie esterne
Monitoraggio dei principali indicatori economico finanziari, inclusi indici di struttura finanziaria utilizzati delle agenzie di rating, indicatori di liquidità, di mix/composizione del debito, di rischio delle controparti passive, e di alcune grandezze chiave, quali il rapporto tra indebitamento e RAB
Descrizione
Rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l’impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l’impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l’attività aziendale.
Principali modalità di gestione
Contromisure così come descritte nel rischio “Variazione dei tassi di interesse, inflazione e deflatore”
Adeguato livello di disponibilità liquide depositate su conti correnti e depositi a tempo presso primari Istituti bancari.
Programma EMTN, in aggiunta e ad integrazione del ricorso al sistema bancario, che attualmente consente l’emissione di residui 4,4 miliardi di euro nominali da collocare presso investitori istituzionali.
Descrizione
Rischio di downgrade del credit rating di Italgas per peggioramento dei parametri economico-finanziari o dovuto a un downgrade del rating della Repubblica italiana che, sulla base delle metodologie adottate dalle agenzie di rating, potrebbe innestare un aggiustamento al ribasso del rating di Italgas.
Principali modalità di gestione
Contromisure così come descritte nel rischio “Variazione dei tassi di interesse, inflazione e deflatore”
Dialogo costante con le Agenzie di Rating
Descrizione
Rischio di mancato rispetto di covenant finanziari per i finanziamenti in essere (in alcuni casi solo qualora tale mancato rispetto non venga rimediato nei periodi di tempo previsti, nonché il verificarsi di altre fattispecie quali, a titolo esemplificativo, eventi di cross default, alcune delle quali soggette a specifiche soglie di rilevanza), che potrebbero determinare ipotesi di inadempimento in capo ad Italgas e, eventualmente, potrebbero causare l’esigibilità immediata del relativo prestito.
Principali modalità di gestione
Assenza di covenant finanziari e/o garanzie reali nei contratti di finanziamento (al 31 dicembre 2024 non sono presenti finanziamenti con tali caratteristiche, ad eccezione del prestito BEI sottoscritto da Toscana Energia per un importo originale di nominali 90 milioni di euro e dei finanziamenti stipulati dalle società controllate da DEPA Infrastructure, che prevedono il rispetto di determinati covenant finanziari)
Monitoraggio del rispetto delle clausole contrattuali di tipo:
(i) impegni di negative pledge ai sensi dei quali Italgas e le Società Controllate sono soggette a limitazioni in merito alla creazione di diritti reali di garanzia o altri vincoli su tutti o parte dei rispettivi beni, azioni o su merci;
(ii) clausole pari passu e change of control;
(iii) limitazioni ad alcune operazioni straordinarie che la Società e le sue Controllate possono effettuare (al 31 dicembre 2024 tali impegni risultano rispettati)
Rischi operativi
Descrizione
Rischio di incremento dei livelli di malfunzionamento dei misuratori teleletti con perdita/mancata lettura dei consumi e/o con necessità di sostituzione o rigenerazione.
Principali modalità di gestione
Adozione di Nimbus, lo smart meter di nuova generazione (prototipo rilasciato nel novembre 2023 testato sul campo nel 2024 e installato su scala a partire dal 2025)
Mantenimento di un adeguato fondo a copertura dei malfunzionamenti
Rilascio di adeguate garanzie da parte dei fornitori
Determina ARERA/DINE 01/2023 che prevede, per misuratori smart G4/G6 prodotti entro il 2016 ed installati entro il 2018, il riconoscimento del valore residuo
Audit sui fornitori e collaudi delle forniture
Descrizione
Rischi di malfunzionamento e/o di imprevista interruzione del servizio di distribuzione determinati da eventi accidentali tra cui incidenti, guasti o malfunzionamenti di apparecchiature o sistemi di controllo, minor resa di impianti ed eventi straordinari quali esplosioni, incendi, terremoti, frane o altri eventi simili che sfuggono al controllo di Italgas.
Principali modalità di gestione
Coperture assicurative Responsabilità Civile verso Terzi e Protezione Patrimonio Asset.
Procedure e sistemi per la gestione delle emergenze, piani di emergenza con misure definite per la messa in sicurezza degli impianti e per garantire la continuità del servizio.
Procedure di Salute e Sicurezza, campagne di comunicazione, formazione e incontri di sensibilizzazione.
Centro di Comando e Controllo di Impianti e Reti (CIR)
Centro Integrato di Supervisione (CIS) attivo 24h/24 che consente il monitoraggio dello stato della rete a distanza attraverso il telecontrollo degli impianti, la gestione delle richieste di Pronto intervento, l’individuazione dei luoghi che necessitano di intervento, il monitoraggio dello stato di avanzamento della messa in sicurezza.
Sistemi di sicurezza impianti e asset e di monitoraggio rete.
Progressiva adozione di DANA (Digital Advanced Network Automation) il sistema di comando e controllo della rete.
Smart Maintenance: modello GIS per la manutenzione intelligente delle reti Italgas.
Ricerca programmata delle dispersioni.
Descrizione
Rischi di attacchi informatici ai settori IT (Information Technology), OT (Operational Technology) e IoT (Internet of Things).
Principali modalità di gestione
Copertura assicurativa cybersecurity.
Certificazione ISO 27001 Bludigit
Politica di Gruppo relativa alla Sicurezza Integrata, Resilienza e Gestione Crisi, Modello organizzativo ed operativo della cybersecurity, di business continuity, di network and information security e di gestione delle emergenze e della crisi.
Misure di sicurezza a protezione degli endpoint, degli accessi, delle informazioni
Formazione specifica su rischi cyber, vulnerabilità comuni, phishing e spam e simulazioni di phishing
Processo Secure Product Development Lifecycle, vulnerability assessment e penetration test periodici IT e OT
Monitoraggio in real time dei sistemi IT e OT, mediante soluzione di Security Information and Event Management (SIEM).
Fornitori leader di settore con massimi livelli di sicurezza definiti e monitorati.
“Cybersecurity Awareness per le terze parti”.
Cyber Threat Intelligence.
Descrizione
Rischio di incidenti e/o infortuni al personale dipendente e delle imprese partner. Rischio che Italgas possa incorrere in costi o responsabilità anche di dimensioni rilevanti derivanti da eventuali danni ambientali, anche in considerazione dell’evoluzione normativa in tema di tutela dell’ambiente e della possibile insorgenza di controversie. Rischi connessi alla diffusione di fenomeni pandemici o di nuove malattie tali da determinare ripercussioni sulla salute e sicurezza, sul contesto operativo e sul conseguente quadro economico e finanziario di riferimento di Italgas.
Principali modalità di gestione
Polizze assicurative del ramo “persona” (infortuni professionali ed extraprofessionali, decesso da malattia).
Sistema HSE in compliance con gli standard di riferimento, certificato secondo norme internazionali per gli aspetti di qualità salute, sicurezza, ambiente ed efficienza energetica.
Monitoraggio delle normative in materia HSE.
Applicativi digitali per la segnalazione e registrazione dei “near miss” e per la gestione dei rifiuti.
Campagne di comunicazione e incontri di sensibilizzazione HSE, momenti formativi con fornitori/ appaltatori su temi HSE e per la standardizzazione delle prassi operative.
Procedure interne che prevedono misure specifiche nei confronti di fornitori/appaltatori in caso di mancato adempimento in ambito HSE.
Verifiche appaltatori in fase di qualifica e durante le attività.
Attività di promozione di salute e well-being.
Misure specifiche operative attivabili in caso di necessità di minimizzazione dei contatti.
Con particolare riferimento alle attività di bonifica:
– Apposito fondo a copertura delle passività stimate in relazione agli adempimenti previsti dalla vigente normativa;
– Processo di bonifica dei siti contaminati che definisce i compiti, le modalità operative e le indicazioni nelle operazioni di rimozione rifiuti, caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza e/o bonifica di siti contaminati da pregresse attività;
– Verifiche sui siti oggetto di bonifica sia interne che da terzi.
Descrizione
Rischi connessi alla valorizzazione delle risorse umane, inclusi rischio di uscita di risorse in ruoli chiave, di carenza di know-how tecnico e specialistico, di incremento dell’età anagrafica della popolazione aziendale, di calo del livello di soddisfazione e/o di aumento di contenziosi del lavoro.
Principali modalità di gestione
Certificazione Top Employers.
Italgas Academy, Percorsi formativi in partnership con le Università, Piattaforma multimediale con iniziative formative di gruppo nelle aree “Excellence”, “People” e “Innovation”.
Sistema di knowledge transfer.
Programma I-Grow e sistema di Smart Rotation.
Succession plan per ruoli apicali.
Processo di scouting e selezione del personale, sistema di performance management e piani di sviluppo delle risorse.
Politica Italgas sui Diritti Umani.
Politica Italgas per la diversità e l’inclusione.
Certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022.
Survey Indagine di Clima per tutti i dipendenti del Gruppo.
Sistema di welfare.
Descrizione
Rischio di mancato rispetto dei livelli di servizio commerciali per prestazioni a società di vendita e/o rischio di ritardato o parziale rispetto degli impegni assunti, quali ad esempio, l’esecuzione del piano investimenti relativo alle concessioni che prevedono obblighi in capo al concessionario
Principali modalità di gestione
Monitoraggio continuo di Key Performance Indicators sui processi commerciali, Procedure e istruzioni operative di Gestione Commerciale del Servizio.
Applicativo Capexforce per il presidio digitalizzato del processo investimenti.
Survey a società di vendita.
Mappatura degli impegni di concessioni in essere, monitoraggio e attivazione delle unità tecniche di rete per interventi tempestivi.
Dialogo costante con enti concedenti.
Descrizione
Rischi connessi alla disponibilità e costo di materiali, servizi e forniture, alla capacità e scalabilità operativa e all’affidabilità reputazionale e di compliance (incluso rispetto dei Diritti Umani) dei fornitori e appaltatori del Gruppo.
Principali modalità di gestione
Pianificazione degli approvvigionamenti, analisi e monitoraggio KPI di funzione.
Processo di qualifica dei fornitori che prevede specifiche verifiche reputazionali anche in ambito ESG.
Verifiche “on-site”, tecniche e ESG, ai fini della Qualifica per i Fornitori ritenuti Critici/Strategici.
“Codice Etico dei fornitori”.
Processi e disciplinari di gara standardizzati.
Criteri premianti ESG in fase di gara, audit ESG e implementazione Action Plan.
Verifiche antimafia nelle procedure di gara dei settori speciali.
Valutazione delle performance dei fornitori, anche in termini di sostenibilità, integrata nel modulo di vendor management.
Diversificazione approvvigionamenti e scouting di beni innovativi, prodotti con materiali alternativi.
Politica Anticorruzione e “Cybersecurity” per le terze parti”.
Rischi legali e di non conformità
Descrizione
Rischio di mancato rispetto delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui Italgas deve attenersi in relazione alle attività che svolge e/o rischio di mancata intercettazione e recepimento di nuove norme che rientrano nel perimetro di applicabilità.
Principali modalità di gestione
Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e aree di responsabilità definite in materia di Compliance.
Codice Etico, Modello 231, Politica per la prevenzione e il contrasto della corruzione, Certificazione anticorruzione ISO 37001.
Certificazione del sistema di compliance ISO 37301
Formazione al personale su temi di compliance.
Analisi e monitoraggio dei requisiti reputazionali delle controparti del Gruppo.
“Codice Etico dei fornitori”.
Rischi emergenti
Descrizione
Rischio emergente i cui effetti potenziali per l’azienda e/o il settore si riferiscono a un orizzonte temporale di medio-lungo termine, legato all’evoluzione dei modelli di AI (Machine Learning e Intelligenza Artificiale Generativa) disponibili in commercio, i cui tempi di commercializzazione e funzionalità potrebbero essere imprevedibili, e alla loro adozione e utilizzo da parte del Gruppo. Tali modelli, qualora non siano adeguatamente addestrati (ovvero non siano affidabili i dati esterni), gestiti, aggiornati e monitorati, potrebbero risultare inaffidabili in termini di qualità, controllabilità, interpretabilità degli output e potenzialmente portare a errori decisionali, con conseguenze negative sul profilo dei costi e degli investimenti del Gruppo.
Principali modalità di gestione
Presenza di una funzione dedicata (Group Artificial Intelligence Office), con l’obiettivo di:
- guidare la trasformazione derivante dall’introduzione dell’Intelligenza Artificiale in tutti i processi aziendali, garantendo le azioni di change management
- coordinare i vari attori coinvolti nel deployment all’interno del Gruppo, per favorire un utilizzo efficace e sostenibile delle tecnologie da parte delle persone
- presidiare l’implementazione – dalle fasi di scouting delle soluzioni ed applicazioni AI alla prioritizzazione dei progetti e loro delivery –, strutturandone la roadmap
coordinare il piano complessivo di trasformazione digitale delle attività del Gruppo.
I modelli attualmente adottati dal Gruppo forniscono output probabilistici (non prendono decisioni in autonomia): le responsabilità decisionali sono assegnate al business owner, che esamina gli output generati dai modelli.
Formazione del modello effettuata in fase di sviluppo e periodicamente aggiornata sulla base di dati proprietari verificati con il business owner.
Test in fase di sviluppo sia del modello complessivo che dei singoli output, sia sulle caratteristiche dei parametri che sulla relativa rilevanza.
Monitoraggio del livello di performance del modello in termini di accuratezza e affidabilità.
Descrizione
Rischio emergente i cui potenziali effetti per l’azienda e/o il settore sono riferiti a un orizzonte temporale di medio termine, associato al peggioramento delle performance ESG nella catena di fornitura, a causa della potenziale difficoltà dei fornitori del Gruppo di adattarsi e conformarsi ai futuri requisiti normativi ESG. Data la rilevanza delle Piccole-Medie Imprese nella nostra catena di fornitura, l’impatto del rischio è da intendersi come la possibile difficoltà di trovare fornitori con standard ESG adeguati alle future evoluzioni normative (ad esempio CSRD, CS3D, CBAM, nonché alle evoluzioni oggi sconosciute) con impatti operativi (ad esempio, ritardi nell’esecuzione, costi di sostituzione), impatti reputazionali e/o peggioramento delle performance del Gruppo relative alle emissioni indirette (ad esempio, emissioni Scope 3).
Principali modalità di gestione
La rendicontazione ESG è un requisito obbligatorio nel processo di qualificazione dei fornitori del Gruppo.
Piani di valutazione e sviluppo per i fornitori strategici per identificare le aree di miglioramento e le azioni da intraprendere e per monitorare le prestazioni a breve e lungo termine.
Monitoraggio periodico dei fornitori con particolare attenzione ad alcune tematiche ESG, quali le emissioni di gas serra, il rispetto dei diritti umani e la parità di genere.
Corsi di formazione e sensibilizzazione rivolti ai fornitori, su temi ESG, condotti anche con il supporto di una terza parte – su gestione dell’energia, D&I, responsabilità sociale, HSE.