Tipologia di rischi
Abbiamo istituito un sistema strutturato di gestione del rischio, basato su un’attenta mappatura – in ambito sia finanziario che operativo – che ci permette di individuare, misurare, monitorare e mitigare in permanenza i rischi.
Italgas si caratterizza per un profilo di rischio limitato, in primo luogo grazie alla natura regolata del business in cui operiamo. Sin dalla sua costituzione, la nostra società ha seguito un approccio ben strutturato per governare i rischi che possono avere un impatto sulla creazione di valore. Oltre ad avere istituito una funzione dedicata, applichiamo a tutte le società del nostro gruppo un modello omogeneo e integrato di individuazione, valutazione, gestione e controllo dei rischi.
Italgas si è dotata di un sistema di controllo Interno e di Gestione dei Rischi integrato nell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile e, più in generale, di governo societario, che assicura il rispetto delle leggi e delle procedure aziendali, la tutela dei beni aziendali e che contribuisce alla gestione delle attività dando solidità ai dati contabili e finanziari elaborati.
La Funzione Enterprise Risk Management (ERM) ha il compito di presidiare il processo di gestione integrata dei rischi aziendali del Gruppo. L’attività di ERM è incentrata sulla definizione di un modello omogeneo e trasversale di valutazione dei rischi, sull’identificazione dei rischi prioritari, sulla garanzia del consolidamento delle azioni di mitigazione ed elaborazione di un sistema di reporting.
La metodologia ERM adottata dal Gruppo Italgas è in linea con i modelli di riferimento e le best practice internazionali esistenti (in particolare, il COSO framework del 2017 relativo all’Enterprise Risk Management ̧ emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, e ISO 31000:2018). Il processo di individuazione, valutazione, misurazione e gestione dei rischi è effettuato periodicamente, con frequenza almeno annuale, in base alla rilevanza del rischio e agli eventuali cambiamenti di contesto.
Le attività coinvolgono direttamente tutte le funzioni aziendali attraverso incontri dedicati che consentono di recepire l’aggiornamento delle informazioni relative alla descrizione, alla rilevanza e al trattamento dei rischi già in portafoglio e dei modelli di compliance esistenti, così come la rilevazione di nuovi rischi emergenti. Tali attività sono effettuate a copertura dell’intero perimetro del Gruppo e di tutti i potenziali eventi applicabili. Al fine di garantire una corretta valutazione e prioritizzazione degli eventi di rischio, la valutazione è effettuata considerando le seguenti possibili tipologie di impatto: economico-finanziario; operativo; legale, governance e compliance; ambiente, salute e sicurezza; reputazione e mercato. Il modello prevede una valutazione dei rischi integrata, trasversale e dinamica, che valorizza i sistemi di gestione già esistenti nei singoli processi aziendali. La valutazione di ciascun rischio è svolta attraverso il ricorso ad apposite scale di valutazione che esplicitano le soglie di rilevanza per il Gruppo e consentono l’attribuzione di un rating a ciascun rischio, facilitando così la prioritizzazione degli stessi. Per tutti i rischi sono identificate e attribuite le risk ownership e vengono definite le strategie di gestione, declinate in specifiche azioni di trattamento del rischio e con relativi tempi di attuazione.
Con riferimento ai rischi strategici, la Funzione Enterprise Risk Management, in coordinamento con tutte le funzioni competenti, effettua un approfondimento specifico su rischi, opportunità e incertezze connesse al Piano Strategico. L’analisi è condotta attraverso un modello proprietario di simulazione Montecarlo che, a partire dalle informazioni raccolte su rischi, opportunità e volatilità e sulle relative correlazioni, genera una moltitudine di scenari alternativi di evoluzione delle variabili sottostanti il Piano Strategico e ne valuta l’impatto complessivo sui driver di valore. In aggiunta, vengono identificati specifici scenari “what if” relativi al contesto di riferimento sul quale il Piano Strategico è costruito e valutati i relativi impatti sull’agenda strategica. L’analisi consente la stima della volatilità complessiva dei target economico-finanziari definiti e la valutazione del livello di resilienza del Piano Strategico. L’output di tale analisi viene recepito nel documento “Piano Strategico” portato in approvazione al Consiglio di Amministrazione di Italgas S.p.A.
La Funzione Enterprise Risk Management elabora specifici report di sintesi relativi all’identificazione, valutazione e gestione dei rischi e li condivide con i diversi livelli aziendali. I rischi vengono aggiornati con cadenza trimestrale, semestrale o annuale a seconda della loro rilevanza. I risultati emersi in relazione ai principali rischi e ai relativi piani di gestione sono presentati al Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate ad ogni aggiornamento. Inoltre, la mappatura dei rischi e le relative strategie di gestione sono presentate periodicamente al Collegio Sindacale e all’Organismo di Vigilanza di Italgas e ai Collegi Sindacali e agli Organismi di Vigilanza delle controllate.
Il Dirigente Preposto e la Funzione Internal Audit ricevono periodicamente i risultati delle valutazioni dei rischi effettuati dall’unità ERM.
Si riporta di seguito la tabella di raccordo tra i principali rischi mappati nel processo ERM oggetto di monitoraggio, le modalità di gestione e i temi materiali individuati. Si precisa che tra le modalità di gestione sono incluse anche quelle iniziative previste a Piano Strategico che hanno tra gli altri effetti quello di ridurre l’esposizione al rischio. Nella tabella è anche esplicitata la correlazione tra i rischi e i temi materiali riportati nella matrice di materialità. Si precisa che il tema specifico “Governance responsabile e gestione dei rischi” non è esplicitato nella tabella, in quanto, per sua stessa natura, trasversalmente applicabile a tutti i rischi.
Si noti che, nonostante le azioni di mitigazione introdotte al fine di monitorare e prevenire l’insorgere di rischi di natura rilevante, la società non esclude che il manifestarsi di specifici eventi possa determinare l’iscrizione di eventuali passività in bilancio.
Rischi strategici e di business
Descrizione
Rischio di evoluzione del contesto regolatorio e istituzionale in ambito europeo o nazionale afferente al settore del gas naturale. Rischio di aggiornamento penalizzante del tasso di remunerazione del capitale investito netto riconosciuto dal Regolatore. Focus Grecia: Rischio di revisione da parte del Regolatore Greco dei piani di investimento e tariffari sottoposti per approvazione.
Principali modalità di gestione
Strutture dedicate al presidio della regolazione, della legislazione e dei loro piani di evoluzione prospettati anche in ambito Europeo.
Partecipazione attiva alle consultazioni indette dal Regolatore, condividendo le posizioni aziendali e/o proposte che supportano la definizione, l’aggiornamento e l’implementazione di criteri di regolazione chiari e trasparenti.
Partecipazione attiva a consultazioni indette dal Governo o da enti della Comunità Europea su temi di rilevanza, inclusa la Tassonomia.
Orientamento nella definizione delle posizioni associative di settore.
Descrizione
Rischio Fisico: incremento della frequenza di eventi naturali di estrema intensità nei luoghi in cui Italgas opera (indisponibilità più o meno prolungata di asset e infrastrutture, incremento di costi di ripristino e di assicurazione, interruzione del servizio, ecc.) con impatto negativo su costi, ricavi e livello di servizio.
Rischio emergente: Rischio Fisico: aumento delle temperature medie nelle aree in cui Italgas opera con possibile impatto negativo sul numero di punti di riconsegna attivi serviti e, di conseguenza, sui ricavi.
Rischio emergente: Rischio di Transizione: mutamento del contesto normativo e regolatorio in materia di gas serra con l’obiettivo di limitare le emissioni, ad esempio attraverso l’introduzione di misure che obblighino i distributori di gas naturale all’acquisto di certificati di copertura delle emissioni, con impatto negativo sui costi.
Rischio emergente: Rischio di Transizione: evoluzione tecnologica che può comportare un impatto negativo sul numero di punti di riconsegna attivi serviti con impatto negativo su ricavi e livello di investimenti attesi.
Rischio emergente: Rischio di Transizione: incertezza del ruolo del gas naturale nel futuro mix energetico con impatto negativo su costi, ricavi e livello di investimenti attesi.
Principali modalità di gestione
Contromisure di tipo operativo così come descritte nel rischio “Continuità del servizio: malfunzionamenti, eventi accidentali o straordinari”.
Obiettivi di riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra56:
i) al 2030: riduzione emissioni Scope1&2 del 42% e riduzione emissioni Scope 3 del 33%, rispetto ai valori 2020;
ii) al 2050, obiettivo di Net Carbon Zero.
Obiettivo di riduzione dei consumi energetici netti del 33% al 2030, rispetto ai valori 2020.
Utilizzo della tecnologia Picarro Surveyor, attualmente la tecnologia più all’avanguardia nel campo delle attività di monitoraggio delle reti gas, con importanti vantaggi in termini di rapidità di svolgimento, ampiezza delle aree sottoposte a controllo e sensibilità di rilevazione della presenza di gas nell’aria di tre ordini di grandezza superiori a quelli attualmente in uso dagli operatori del settore (parti per miliardo contro parti per milione).
Adozione di SLA interni di riparazione delle dispersioni più severi rispetto a quanto definito dal Regolatore.
Processo di trasformazione della rete in infrastrutture digitali per abilitare la distribuzione di gas diversi dal metano, quali ad esempio l’idrogeno, il biometano e e-gas.
Sviluppo, implementazione e adozione di applicativi digitali per il controllo da remoto dei cantieri di realizzazione, sviluppo e manutenzione reti e impianti.
Conversione a metano delle reti di distribuzione alimentate a GPL, con conseguente riduzione delle emissioni rispetto alla configurazione attuale.
Azioni di ammodernamento della rete (investimenti in manutenzione, sostituzioni tubazioni ghisa con giunti meccanici, risanamento colonne montanti e mensole).
Promozione di pratiche di business responsabili, attraverso l’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite e all’OGMP 2.0 dell’UNEP.
Orientamento nella definizione delle posizioni associative di settore.
Partecipazione attiva a consultazioni indette dal Governo o da enti della Comunità Europea su temi di rilevanza.
Partecipazione attiva alle attività delle associazioni di settore per il presidio dell’evoluzione tecnologica.
Esecuzione di progetti di efficienza energetica attraverso la controllata Geoside.
Investimenti volti a incrementare la presenza del Gruppo nei settori idrico e di efficientamento energetico.
Promozione della mobilità sostenibile.
Sviluppo della tecnologia power-to-gas alimentata da energia rinnovabile per produrre gas rinnovabili utilizzabili nelle reti esistenti.
Iniziative di analisi della rete e degli impianti per la valutazione della loro adeguatezza e degli interventi finalizzati ad abilitare il vettoriamento di gas diversi dal metano, quali ad esempio l’idrogeno, il biometano e e-gas.
Valutazione del Rischio Climatico – Rischi Fisici e di Transizione
Per facilitare l’identificazione dei rischi legati ai Cambiamenti Climatici, Italgas effettua un’analisi specifica basata su scenari fisici e di transizione individuando un elenco di eventi di rischio/opportunità applicabili a Italgas. L’analisi del rischio climatico/opportunità coinvolge la funzione ERM, la funzione Strategia, la funzione di Sostenibilità nonché i relativi Risk Owner. I rischi e le opportunità relative ai cambiamenti climatici sono riferiti al Comitato Controllo e Rischi, al Comitato Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione.
Per quanto riguarda la misurazione del Rischio Climatico e delle relative Opportunità, dato il lungo orizzonte temporale che deve essere considerato per tenere pienamente conto del verificarsi e/o dell’impatto di tali eventi, i rischi e le opportunità climatiche sono misurati sia nell’arco temporale di 7 anni del Piano Strategico che oltre esso . I rischi/opportunità climatiche sono valutati con riferimento alle ipotesi del Piano Strategico flesse per tenere conto di possibili evoluzioni alternative degli scenari.
Nel caso di Physical Climate Change Risks, l’analisi di scenario climatico utilizza un modello climatico di terze parti che consente di ottenere l’evoluzione dei principali parametri fisici, fino al 2050, secondo gli scenari RCP 1.9, 2.6, 4.5, 8.5 in tutte le aree locali (fino al livello comunale) già servito da Italgas o in quelle aree che la società prevede di servire in futuro. I parametri fisici considerati dal modello includono ad esempio i gradi di riscaldamento giorni e giorni con forti precipitazioni. I loro potenziali impatti vengono quindi valutati su variabili aziendali chiave (ad es. punti di riconsegna attivi), nonché considerando i potenziali danni all’infrastruttura del gas complessiva (a monte ea valle rispetto alla distribuzione).
Per quanto riguarda i rischi di Transition Climate Change, questi vengono analizzati su diversi scenari climatici ed energetici di terze parti con ciascun Process Owner, come per il modello Italgas ERM descritto nella sezione “Panoramica del Modello di Enterprise Risk Management. In particolare, sono stati considerati i seguenti rischi: rischi connessi a potenziali modifiche della normativa nazionale ed europea, rischi connessi al mancato rispetto della normativa o alla mancata intercettazione/trasporto di nuova normativa rientrante nel perimetro di applicazione, rischi connessi ai cambiamenti tecnologici, rischi legati ai titoli di efficienza energetica, rischi legati alla tutela ambientale. Le considerazioni sugli impatti includono l’intera infrastruttura del gas (a monte e a valle rispetto alla distribuzione).
Descrizione
Rischio di mancata aggiudicazione delle concessioni negli ambiti pianificati, o aggiudicazione di concessioni a condizioni meno favorevoli di quelle attuali. Rischio di oneri di gestione maggiori in capo al Gruppo rispetto ai propri standard operativi in caso di aggiudicazione di concessioni in ATEM precedentemente gestiti totalmente o parzialmente da altri operatori.
Rischio di contenziosi giudiziali e/o arbitrali con possibili effetti negativi sull’attività e sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo Italgas derivanti dalla complessità della normativa che disciplina la scadenza delle concessioni di cui Italgas
è titolare. Rischio che il valore di rimborso delle concessioni per le quali, all’esito del processo di assegnazione, risulti assegnatario un soggetto terzo sia inferiore al valore della RAB, con possibili effetti negativi sull’attività e sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Italgas.
Principali modalità di gestione
La normativa in essere prevede che nel caso di mancata aggiudicazione di concessioni precedentemente gestite, per le reti di proprietà il gestore uscente abbia diritto al riconoscimento del valore di rimborso.
Procedure specifiche che disciplinano le attività pre-gara, incluso calcolo valore di rimborso, e la partecipazione alle gare d’ambito.
Monitoraggio dell’evoluzione normativa (nazionale, regionale, locale) e valutazione dei potenziali impatti sul processo di gara.
Pianificazione del calendario Gare e della strategia di offerta integrati nel Piano Strategico del Gruppo.
Attività di analisi critica della qualità dell’offerta di gara e implementazione di interventi di miglioramento, anche avvalendosi di esperti esterni, enti e università.
Descrizione
Rischio di potenziale perdita economica dovuto sia all’eventuale
differenza negativa registrata tra il valore medio di acquisto dei Titoli
di Efficienza Energetica ed il contributo tariffario riconosciuto al
termine di ogni anno d’obbligo sia all’eventuale mancato
raggiungimento degli obiettivi assegnati annualmente.
Principali modalità di gestione
Costituito un apposito fondo a copertura delle passività connesse ai Titoli di Efficienza Energetica.
Processo per l’acquisizione dei Titoli di efficienza energetica e la gestione dei relativi adempimenti.
Monitoraggio dell’evoluzione normativa.
Partecipazione attiva a tavoli di lavoro e sviluppo di position paper di settore con proposte di indirizzi per revisione delle regole del sistema TEE.
Strategia di acquisto ottimizzata mediante accesso al mercato, valutazione e sviluppo di eventuali rapporti per accordi bilaterali, reporting periodico alla direzione aziendale.
Presenza nei settori di efficientamento energetico attraverso lo sviluppo di progetti con parziale riduzione della posizione corta di TEE.
Rischi finanziari
Descrizione
Rischio di potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento
delle obbligazioni assunte dalle controparti o da un ritardato
pagamento di queste dei corrispettivi dovuti con effetti negativi sui
risultati economici e sulla situazione finanziaria del Gruppo Italgas.
Principali modalità di gestione
Regole per l’accesso degli utenti al servizio di distribuzione del gas stabilite dal Regolatore e previste nei Codici di Rete, ovvero in documenti che stabiliscono, per ciascuna tipologia di servizio, le norme che regolano i diritti e gli obblighi dei soggetti coinvolti nel processo di erogazione dei servizi stessi, e prevedono clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti quali il rilascio di garanzie bancarie o assicurative a prima richiesta.
Analisi e monitoraggio del portafoglio crediti.
Valutazioni di iniziative per l’affidamento a società esterne specializzate nel recupero crediti.
Monitoraggio mensile delle attività e performance delle società incaricate.
In Italia, al 31 dicembre 2022 non si evidenziano significativi rischi di credito. Si rileva che mediamente il 98,4% dei crediti commerciali relativi alla distribuzione gas vengono liquidati alla scadenza e oltre il 99,7% entro i successivi 4 giorni, confermando la primaria affidabilità dei clienti.
In Grecia, al 31 dicembre 2022 non si evidenziano significativi rischi di credito. Si rileva che mediamente l’83,2% dei crediti commerciali relativi alla distribuzione gas vengono liquidati alla scadenza e oltre il 90,8% entro i successivi 4 giorni, confermando la primaria affidabilità dei clienti.
Descrizione
Rischio di oscillazioni dei tassi di interesse con impatto sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie della Società sul livello degli oneri finanziari netti. Rischio che un prolungato periodo di inflazione inferiore alle previsioni del Gruppo possa avere effetti negativi, nel lungo periodo, sul valore della RAB e sui ricavi regolati attesi. Rischio di incremento inatteso del tasso di inflazione con possibili effetti negativi sui costi attesi.
Principali modalità di gestione
Processo per la predisposizione e monitoraggio del piano finanziario e di gestione, controllo e reporting dei Rischi Finanziari.
Attività di pianificazione finanziaria con orizzonte temporale di 7 anni, svolta con cadenza annuale.
Mantenimento di un rapporto di indebitamento tra tasso fisso e tasso variabile tale da minimizzare il rischio di innalzamento dei tassi di interesse (al 31 dicembre 2022 l’indebitamento finanziario lordo risulta a tasso fisso per il 90,8% e a tasso variabile per il 9,2%).
Utilizzo di un mix differenziato di risorse finanziarie esterne (emissioni obbligazionarie sottoscritte da investitori istituzionali, contratti di finanziamento sindacati con Banche e altri Istituti Finanziatori sotto forma di debiti finanziari a medio lungo termine e linee di credito bancarie indicizzate sui tassi di riferimento del mercato, in particolare l’Europe Interbank Offered Rate (Euribor)).
Monitoraggio dei principali indicatori economico finanziari, inclusi indici di struttura finanziaria utilizzati delle agenzie di rating, indicatori di liquidità e buffer di liquidità, indicatori di rischio delle controparti passive, e di alcune grandezze chiave, quali il rapporto tra indebitamento e RAB, indicatori di mix/composizione del debito (fisso/variabile, breve/lungo, utilizzato/accordato).
Descrizione
Rischio di mancata aggiudicazione delle concessioni negli ambiti pianificati, o aggiudicazione di concessioni a condizioni meno favorevoli di quelle attuali. Rischio di oneri di gestione maggiori in capo al Gruppo rispetto ai propri standard operativi in caso di aggiudicazione di concessioni in ATEM precedentemente gestiti totalmente o parzialmente da altri operatori.
Rischio di contenziosi giudiziali e/o arbitrali con possibili effetti negativi sull’attività e sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo Italgas derivanti dalla complessità della normativa che disciplina la scadenza delle concessioni di cui Italgas
è titolare. Rischio che il valore di rimborso delle concessioni per le quali, all’esito del processo di assegnazione, risulti assegnatario un soggetto terzo sia inferiore al valore della RAB, con possibili effetti negativi sull’attività e sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Italgas.
Principali modalità di gestione
La normativa in essere prevede che nel caso di mancata aggiudicazione di concessioni precedentemente gestite, per le reti di proprietà il gestore uscente abbia diritto al riconoscimento del valore di rimborso.
Procedure specifiche che disciplinano le attività pre-gara, incluso calcolo valore di rimborso, e la partecipazione alle gare d’ambito.
Monitoraggio dell’evoluzione normativa (nazionale, regionale, locale) e valutazione dei potenziali impatti sul processo di gara.
Pianificazione del calendario Gare e della strategia di offerta integrati nel Piano Strategico del Gruppo.
Attività di analisi critica della qualità dell’offerta di gara e implementazione di interventi di miglioramento, anche avvalendosi di esperti esterni, enti e università.
Descrizione
Rischio di potenziale perdita economica dovuto sia all’eventuale
differenza negativa registrata tra il valore medio di acquisto dei Titoli
di Efficienza Energetica ed il contributo tariffario riconosciuto al
termine di ogni anno d’obbligo sia all’eventuale mancato
raggiungimento degli obiettivi assegnati annualmente.
Principali modalità di gestione
Costituito un apposito fondo a copertura delle passività connesse ai Titoli di Efficienza Energetica.
Processo per l’acquisizione dei Titoli di efficienza energetica e la gestione dei relativi adempimenti.
Monitoraggio dell’evoluzione normativa.
Partecipazione attiva a tavoli di lavoro e sviluppo di position paper di settore con proposte di indirizzi per revisione delle regole del sistema TEE.
Strategia di acquisto ottimizzata mediante accesso al mercato, valutazione e sviluppo di eventuali rapporti per accordi bilaterali, reporting periodico alla direzione aziendale.
Presenza nei settori di efficientamento energetico attraverso lo sviluppo di progetti con parziale riduzione della posizione corta di TEE.
Descrizione
Rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l’impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l’impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l’attività aziendale.
Principali modalità di gestione
Processo per la predisposizione e monitoraggio del piano finanziario e di gestione, controllo e reporting dei Rischi Finanziari.
Attività di pianificazione finanziaria con orizzonte temporale di 7 anni, svolta con cadenza annuale.
Adeguato livello di disponibilità liquide depositate su conti correnti e depositi a tempo presso primari Istituti bancari.
Programma EMTN, in aggiunta e ad integrazione del ricorso al sistema bancario, che attualmente consente l’emissione di residui 2,0 miliardi di euro nominali da collocare presso investitori istituzionali.
Monitoraggio dei principali indicatori economico finanziari, inclusi indici di struttura finanziaria utilizzati dalle agenzie di rating, indicatori di liquidità e buffer di liquidità, indicatori di rischio delle controparti passive, e di alcune grandezze chiave, quali il rapporto tra indebitamento e RAB, indicatori di mix/composizione del debito (fisso/variabile, breve/lungo, utilizzato/accordato).
Descrizione
Rischio di downgrade del credit rating di Italgas per peggioramento dei parametri economico-finanziari o dovuto a un downgrade del rating della Repubblica italiana che, sulla base delle metodologie adottate dalle agenzie di rating, potrebbe innestare un aggiustamento al ribasso del rating di Italgas.
Principali modalità di gestione
Processo per la predisposizione e monitoraggio del piano finanziario e di gestione, controllo e reporting dei Rischi Finanziari.
Attività di pianificazione finanziaria con orizzonte temporale di 7 anni e svolta con cadenza annuale.
Monitoraggio dei principali indicatori economico finanziari, inclusi indici di struttura finanziaria utilizzati delle agenzie di rating, indicatori di liquidità e buffer di liquidità, indicatori di rischio delle controparti passive, e di alcune grandezze chiave, quali il rapporto tra indebitamento e RAB, indicatori di mix/composizione del debito (fisso/variabile, breve/lungo, utilizzato/accordato).
Dialogo costante con le Agenzie di Rating.
Descrizione
Rischio di mancato rispetto di covenant finanziari per i finanziamenti in essere (in alcuni casi solo qualora tale mancato rispetto non venga rimediato nei periodi di tempo previsti, nonché il verificarsi di altre fattispecie quali, a titolo esemplificativo, eventi di cross default, alcune delle quali soggette a specifiche soglie di rilevanza), che potrebbero determinare ipotesi di inadempimento in capo ad Italgas e, eventualmente, potrebbero causare l’esigibilità immediata del relativo prestito.
Principali modalità di gestione
Assenza di covenant finanziari e/o garanzie reali nei contratti di finanziamento (al 31 dicembre 2022 non sono presenti finanziamenti con tali caratteristiche, ad eccezione del prestito BEI sottoscritto da Toscana Energia per un importo originale di nominali 90 milioni di euro e dei finanziamenti stipulati dalle società controllate da DEPA Infrastructure, che prevedono il rispetto di determinati covenant finanziari).
Emissione di prestiti obbligazionari nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes che prevedono il rispetto di covenant tipici della prassi internazionale di mercato riguardanti, inter alia, clausole di negative pledge e di pari passu.
Monitoraggio del rispetto delle clausole contrattuali di tipo:
(i) impegni di negative pledge ai sensi dei quali Italgas e le Società Controllate sono soggette a limitazioni in merito alla creazione di diritti reali di garanzia o altri vincoli su tutti o parte dei rispettivi beni, azioni o su merci;
(ii) clausole pari passu e change of control;
(iii) limitazioni ad alcune operazioni straordinarie che la
Società e le sue Controllate possono effettuare (al 31 dicembre 2022 tali impegni risultano rispettati).
Rischi operativi
Descrizione
Rischi di malfunzionamento e/o di imprevista interruzione del servizio di distribuzione determinati da eventi accidentali tra cui incidenti, guasti o malfunzionamenti di apparecchiature o sistemi di controllo, minor resa di impianti ed eventi straordinari quali esplosioni, incendi, terremoti, frane o altri eventi simili che sfuggono al controllo di Italgas.
Principali modalità di gestione
Coperture assicurative Responsabilità Civile verso Terzi e Protezione Patrimonio Asset.
Procedure e sistemi per la gestione delle emergenze, piani di emergenza con misure definite per la messa in sicurezza degli impianti e per garantire la continuità del servizio.
Procedure di Salute e Sicurezza, campagne di comunicazione, formazione e incontri di sensibilizzazione e approfondimento sulla prevenzione degli infortuni, iniziative che coinvolgono anche i fornitori/appaltatori.
Centro Integrato di Supervisione (CIS) attivo 24h/24 che consente il monitoraggio dello stato della rete a distanza attraverso il telecontrollo degli impianti, la gestione delle richieste di Pronto intervento, l’individuazione dei luoghi che necessitano di intervento, il monitoraggio dello stato di avanzamento della messa in sicurezza.
Sistemi di sicurezza impianti e asset e di monitoraggio rete.
Introduzione di DANA (Digital Advanced Network Automation) il sistema di comando e controllo della rete con 3 vantaggi principali:
a) Garantire il monitoraggio di un sistema distribuito in cui le
variabili fisiche sono interdipendenti;
b) Consentire la gestione remota con comandi sui principali processi della rete e degli impianti e aumentare l’efficienza dei processi governati e la flessibilità della rete;
c) Consentire la gestione dei gas rinnovabili (ad esempio, biometano,
idrogeno).
Iniziativa Smart Maintenance: sviluppo e progressiva adozione di un modello GIS per la gestione degli asset utilizzato per progettare la manutenzione intelligente delle reti Italgas.
Ricerca programmata delle dispersioni attraverso l’utilizzo dei migliori sistemi e tecnologie (Picarro Surveyor) e con livelli di copertura su base annua della rete ispezionata superiore agli standard definiti dal Regolatore.
Adozione di SLA interni di riparazione delle dispersioni più severi rispetto a quanto definito dal Regolatore.
Ammodernamento continuo della rete (investimenti in manutenzione, sostituzioni tubazioni ghisa con giunti meccanici, piani di risanamento colonne montanti e mensole).
Prevenzione di potenziali danni alle tubazioni causate da terzi (es. altri sotto-servizi).
Procedure di qualifica società terze di costruzione, ingegneria e direzione lavori, presidio appaltatori.
Digital Factory per lo sviluppo di soluzioni innovative volte alla digitalizzazione dei processi e al miglioramento delle attività operative e di gestione della rete e della qualità del servizio.
Descrizione
Rischi di attacchi informatici ai settori IT (Information Technology), OT (Operational Technology) e IoT (Internet of Things).
Principali modalità di gestione
Copertura assicurativa specifica dei rischi relativi alla cybersecurity.
Modello organizzativo ed operativo della cybersecurity.
Politica di Gruppo relativa alla Sicurezza Integrata, Resilienza e Gestione Crisi.
Modello e procedure di business continuity, di network and information security e di gestione delle emergenze e della crisi.
Monitoraggio dell’indice Cyber risk rating Bitsight di Gruppo, posizionato attualmente in una fascia avanzata che corrisponde a un alto livello di maturità dei presidi di cybersecurity.
Adozione di soluzioni di accesso condizionato sulla base di determinati fattori di rischio (accessi non legittimi, accessi da località atipiche, etc.) e Multi-Factor-Authentication per i dipendenti del Gruppo e i fornitori IT più critici.
Adozione di misure di sicurezza a protezione degli endpoint (Antimalware) e delle mail mediante l’implementazione di soluzioni di Antispam (protezione da mail di spam), Anti Spoofing (protezione da attacchi che impersonificano l’indirizzo del mittente di una comunicazione), Advanced Hunting (analisi avanzata per verificare proattivamente possibili minacce), Safe Link/ Safe Attachment (protezione da link e allegati malevoli presenti nelle mail tramite simulazione in ambiente di test, Sandbox).
Formazione specifica ai dipendenti del Gruppo su rischi cyber, vulnerabilità comuni, phishing e spam.
Possibilità per i dipendenti del Gruppo di segnalare mail di phishing sospette (Phishing alarm) ad un team preposto all’analisi e gestione delle stesse.
Simulazioni di phishing ai dipendenti del Gruppo finalizzate a testare e a irrobustire la capacità di riconoscimento di mail malevole.
Processo Secure Product Development Lifecycle che definisce un approccio operativo e progettuale nel quale le considerazioni e le misure per prevenire e mitigare i rischi relativi alla sicurezza informatica sono integrate fin dalle prime fasi del processo di approvvigionamento e/o dello sviluppo di hardware e software
Misure di sicurezza a protezione dell’infrastruttura di rete da alterazioni non autorizzate, disservizi, applicazioni errate e divulgazione non autorizzata dei propri dati mediante soluzioni di Firewall, Intrusion Prevention System, Web Application firewall, sistemi Anti DDoS (Distributed Denial of Service), protezione della navigazione Internet (Proxy) e segmentazione delle reti.
Monitoraggio continuo in real time, mediante soluzione di Security Information and Event Management (SIEM), dei sistemi IT e OT finalizzato a individuare e correlare eventi sui dispositivi monitorati e agire di conseguenza quando necessario.
Conduzione di vulnerability assessment e penetration test periodici IT e OT condotti da terze parti.
Definizione e periodico aggiornamento di specifiche tecniche contrattuali, anche in materia di sicurezza cibernetica.
Fornitori leader di settore che garantiscono massimi livelli di sicurezza e di performance, i cui livelli di servizio sono definiti contrattualmente e monitorati .
“Cybersecurity Awareness per le terze parti” che i fornitori del Gruppo Italgas devono formalmente impegnarsi a rispettare, che promuove l’applicazione degli opportuni processi di cybersecurity da parte delle terze parti.
Adozione di servizi di Cyber Threat Intelligence finalizzata alla identificazione proattiva di nuove tecniche di attacco, al monitoraggio dei principali attori di minaccia, alla verifica di eventuali dati aziendali disponibili all’esterno del perimetro del Gruppo.
Descrizione
Rischio di incidenti e/o infortuni al personale dipendente e delle
imprese partner. Rischio che Italgas possa incorrere in costi o responsabilità anche di dimensioni rilevanti derivanti da eventuali danni ambientali, anche in considerazione dell’evoluzione normativa in tema di tutela dell’ambiente e della possibile insorgenza di controversie.
Principali modalità di gestione
Specifiche polizze assicurative del ramo “persona” che coprono sia i casi di infortuni professionali ed extraprofessionali, sia il decesso da malattia.
Sistema HSEQ in compliance con gli standard di riferimento, certificato secondo norme internazionali per gli aspetti di qualità salute, sicurezza, ambiente ed efficienza energetica, che prevede verifiche di conformità svolte da parte di ente certificatore.
Attività di ricerca e innovazione tecnologica e azioni e progetti di efficienza energetica dei processi, di miglioramento delle condizioni di sicurezza degli impianti nonché di recupero ambientale degli ex siti di produzione del gas manifatturato.
Monitoraggio delle normative in materia HSE, costituzione e diffusione del presidio legislativo applicabile.
Formazione su tematiche HSE e sistema di gestione informatizzata dei corsi (Learning Management System).
Applicativi digitali per la segnalazione e registrazione dei “near miss” e per la gestione dei rifiuti.
Campagne di comunicazione e incontri di sensibilizzazione sulla sicurezza e altri temi HSE. Sistemi premianti alle strutture operative virtuose in tema di salute e sicurezza.
Costituzione del Partners HSE Lab con momenti formativi, informativi e workshop con fornitori/ appaltatori finalizzati alla sensibilizzazione/allineamento su tematiche HSE.
Procedure interne che prevedono misure specifiche nei confronti di fornitori/appaltatori in caso di mancato adempimento in ambito HSE e sistema premiante per i comportamenti virtuosi (Trofeo Sicurezza Appaltatori).
Verifiche di conformità sul sistema integrato HSEQ e ISO 37001 e audit tecnici a fornitori e appaltatori in fase di qualifica e durante le normali attività.
Con particolare riferimento alle attività di bonifica:
– Costituito un apposito fondo a copertura delle passività stimate in relazione agli adempimenti previsti dalla vigente normativa;
– Processo di bonifica dei siti contaminati che definisce i compiti, le modalità operative e le indicazioni nelle operazioni di rimozione rifiuti, caratterizzazione ambientale, messa in sicurezza e/o bonifica di siti contaminati da pregresse attività;
– Struttura dedicata al monitoraggio delle fasi di progettazione e realizzazione. Verifiche sui siti oggetto di bonifica effettuate sia internamente che da terzi, sia in corso d’opera che per il collaudo finale.
Descrizione
Rischi connessi alla valorizzazione delle risorse umane, inclusi rischio di uscita di risorse in ruoli chiave, di carenza di know-how tecnico e specialistico, di incremento dell’età anagrafica della popolazione aziendale, di calo del livello di soddisfazione e/o di aumento di contenziosi del lavoro.
Principali modalità di gestione
Sistema di knowledge transfer sviluppato nella Digital Factory Italgas, che prevede la codifica video di attività operative e istruzioni accessibili in real time attraverso “wearable devices”.
Affinamento dei processi di formazione, con piattaforma multimediale per la programmazione, gestione e accesso alle diverse attività di formazione manageriale, tecnica, HSEQ e digitale.
Iniziative per la diffusione della cultura e delle conoscenze digitali (mappatura competenze digitali, istituzione dei Digital Ambassador e formazione su tematiche digitali).
Processo di scouting e selezione del personale, sistema di performance management e piani di sviluppo delle risorse con programma formativo specifico per profilo.
Programma I-Grow, il graduate program di Italgas finalizzato a rafforzare il know how interno secondo i principi di meritocrazia e trasparenza, che prevede l’accelerazione dello sviluppo di competenze trasversali attraverso percorsi di inserimento, programmi di formazione e percorsi di job rotation strutturati.
Succession plan per ruoli apicali.
Collaborazioni con Università e Politecnici italiani finalizzati ad anticipare il momento della talent acquisition.
Strutture organizzative dedicate alla diversità e inclusione e alla sostenibilità in HR.
Survey periodica sul clima aziendale estesa a tutti i dipendenti del Gruppo.
Sistema di servizi e di welfare in costante ampiamento per intercettare nuovi bisogni e aspettative.
Politica Italgas sui Diritti Umani.
Politica Italgas per la diversità e l’inclusione.
Adozione dell’ecosistema Mac, in grado di assicurare semplicità di approccio alle nuove soluzioni digitali, spingere la condivisione e collaborazione e migliorare l’experience quotidiana.
Sistema di Smart Rotation, di Job Posting interno di Italgas, per favorire lo scambio di competenze nel Gruppo, valorizzare le proprie Persone e facilitare le attività di upskilling e reskilling.
Sistema di classificazione e protezione delle informazioni secondo criteri di Riservatezza, Integrità e Confidenzialità.
Descrizione
Rischio di mancato rispetto dei livelli di servizio commerciali per prestazioni a società di vendita e/o rischio di ritardato o parziale rispetto degli impegni assunti, quali ad esempio, l’esecuzione del piano investimenti relativo alle concessioni che prevedono obblighi in capo al concessionario
Principali modalità di gestione
Monitoraggio continuo di Key Performance Indicators sui processi commerciali, alert e comunicazione ai Poli Territoriali per attivazione/accelerazione di interventi territoriali.
Analisi ad hoc dei processi commerciali e sviluppo di interventi di miglioramento.
Procedure e istruzioni operative di Gestione Commerciale del Servizio.
Accelerazione nel miglioramento del livello di servizio guidata dalla digitalizzazione degli asset e dei processi .
Survey a società di vendita.
Portale digitale di Italgas dedicato alle società di vendita Gas2be, sviluppato per rafforzare la partnership, facilitare il processo di accreditamento alla rete e consentire alle Società di Vendita un accesso diretto e immediato a informazioni e novità su Italgas come quelle sulle ultime promozioni lanciate sul territorio, o sui prossimi webinar pensati appositamente per aumentare e migliorare lo scambio di know-how fra Italgas e le Società di Vendita.
Allocazione su una specifica unità aziendale della responsabilità di mappatura degli impegni di concessioni in essere, monitoraggio e attivazione delle unità tecniche di rete per interventi tempestivi.
Monitoraggio dello stato di avanzamento lavori in funzione degli impegni assunti.
Dialogo costante con enti concedenti, anche finalizzate a cogliere e soddisfare necessità di aggiornamenti.
CRM a supporto delle persone che lavorano al Contact Center di Italgas per lo svolgimento di attività di front-end (Servizio Clienti).
Descrizione
Rischi connessi alla disponibilità e costo di materiali, servizi e forniture, alla capacità e scalabilità operativa e all’affidabilità reputazionale e di compliance (incluso rispetto dei Diritti Umani) dei fornitori e appaltatori del Gruppo.
Principali modalità di gestione
Pianificazione degli approvvigionamenti, analisi e monitoraggio KPI di funzione.
Processo di qualifica dei fornitori che prevede specifiche verifiche reputazionali anche in ambito ESG.
Verifiche antimafia nelle procedure di gara relative ai settori speciali ai sensi dell’art. 80 del D.lgs. 50/2016, al settore Bonifiche ed ai lavori di cui al Titolo IV D.lgs. 81/2008.
Nuova piattaforma digitale IT4Buy, che migliora
i) la rapidità e la semplicità del processo di registrazione e di qualifica dei fornitori;
ii) il processo di gara;
iii) la gestione del contratto.
Criteri premianti ESG in fase di gara su temi di Legalità, di possesso Certificazioni ISO specifiche, di impatto ambientale (es. emissioni di CO2 ).
Verifiche dei requisiti di sostenibilità e economico-finanziarie tramite provider esterni riconosciuti, già in fase di registrazione del fornitore.
Processi e disciplinari di gara standardizzati.
Comitato gare settimanale con analisi delle attività compiute, vendor list, tempistiche di gara.
Valutazione delle performance dei fornitori, anche in termini di sostenibilità, integrata nel modulo di vendor management.
Gestione eventi non prevedibili: risk assessment ai Fornitori; diversificazione approvvigionamenti; scouting di materie prime alternative
Verifiche “on-site”, tecniche e ESG, ai fini della Qualifica per i Fornitori ritenuti Critici/Strategici.
Attività di scouting di beni innovativi, prodotti con materiali alternativi e/o con differenti tecnologie, funzionali alla gestione/manutenzione degli asset.
Specifiche tecniche in continuo aggiornamento anche in considerazione dell’evoluzione tecnologica e clausole contrattuali che disciplinano casistica di beni e servizi esposti a rischio Cyber.
“Codice Etico dei fornitori” che richiede un impegno da parte dei fornitori stessi, ispirato, tra l’altro, a quanto stabilito a livello internazionale nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, nella Dichiarazione sui Principi e Diritti Fondamentali del Lavoro e nelle Convenzioni emesse dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e nei Dieci Principi del Global Compact, nonché quanto contenuto nei Principi Guida dell’ONU per le imprese e nelle Linee Guida dell’OCSE per le aziende multinazionali.
Politica Anticorruzione Awareness per le terze parti – richiesta dichiarazione ai fornitori in tema di anticorruzione e/o ISO 37001.
“Cybersecurity Awareness per le terze parti” che i fornitori del Gruppo Italgas devono rispettare.
Modello logistico rinnovato con Centralizzazione del Magazzino e gestione di Punti di Prelievo nei territori (UT) e conseguente digitalizzazione del monitoraggio materiali in stock/transito.
Descrizione
Rischi connessi alla crisi sanitaria derivante dal Covid-19 e/o alla diffusione di nuovi fenomeni pandemici o di nuove malattie tali da determinare ripercussioni sulla salute e sicurezza, sul contesto operativo e sul conseguente quadro economico e finanziario di riferimento di Italgas.
Principali modalità di gestione
Istituzione di un Comitato di Crisi per il monitoraggio e la gestione delle diverse fasi della pandemia.
Monitoraggio continuo dell’evoluzione delle normative di riferimento e delle soluzioni per la gestione dell’emergenza del Covid-19 sia a livello nazionale che internazionale, mantenendo costanti collegamenti sia con le Autorità che con gli enti di ricerca ed ospedalieri.
Adozione del Protocollo Aziendale per il Gruppo Italgas di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.
Specifica polizza assicurativa indennitaria per i dipendenti positivi al Covid-19 in caso di ricovero in ospedale.
Campagne di vaccinazione anti-influenzale.
Misure specifiche operative per la minimizzazione dei contatti (es. smart working, partenza da casa per il personale operativo) e di controllo (es. scanner temperatura all’ingresso, colonnine di gel sanificante, regole anti assembramenti).
Monitoraggio periodico dei casi positivi e del personale in quarantena anche attraverso i Medici Competenti e processo per la ricezione e la gestione di segnalazioni circa casi di positività al Covid-19, che prevede l’identificazione, il tracciamento dei contatti e attivazione della quarantena in coordinamento con i Medici Competenti Territoriali.
Diffusione periodica delle regole comportamentali in relazione all’evolversi del contesto pandemico e delle disposizioni delle Autorità Sanitarie.
Descrizione
Rischio di mancato rispetto delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui Italgas deve attenersi in relazione alle attività che svolge e/o rischio di mancata intercettazione e recepimento di nuove norme che rientrano nel perimetro di applicabilità.
Principali modalità di gestione
Sistema di controllo interno e gestione dei rischi e aree di responsabilità definite in materia di Compliance.
Codice Etico, Modello 231, Politica per la prevenzione e il contrasto della corruzione, Certificazione anticorruzione ISO 37001.
Monitoraggio, analisi, divulgazione e implementazione dei provvedimenti normativi su tematiche d’interesse per il Gruppo Italgas e verifica della corretta implementazione.
Formazione al personale su temi di compliance.
Analisi e monitoraggio dei requisiti reputazionali delle controparti del Gruppo.
“Codice Etico dei fornitori”.