Piano strategico 2019-2025, ecco i pilastri della crescita di Italgas
Un piano di investimenti da 4,5 miliardi di euro che punta su innovazione e trasformazione digitale della società, realizzazione della rete di distribuzione del gas in Sardegna, nuove acquisizioni, politica dei dividendi attrattiva e sostenibile, rinnovamento della rete. Questi gli obiettivi del Piano strategico del gruppo Italgas per il periodo 2019-2025, presentato oggi a Londra dall’Amministratore delegato, Paolo Gallo.
È un piano strategico che fissa le linee guida di sviluppo per i prossimi anni, puntando sulla sostenibilità, sulla crescita e sull’innovazione. Questo il senso della strategia illustrata agli analisti e agli investitori dall’Amministratore delegato, Paolo Gallo, ovvero del gas come abilitatore fondamentale della transizione energetica, nella prospettiva di centrare gli obiettivi di sostenibilità fissati dalle Nazioni Unite, dall’Unione Europea e dalle legislazioni nazionali.
Il piano di investimenti fino al 2025 è un piano robusto: cresce di 500 milioni di euro, ovvero del 12,5% rispetto al piano precedente, per un totale di 4,5 miliardi di euro, cui vanno aggiunti 1,9 miliardi che saranno utilizzati per le gare d’ambito, con l’acquisizione di reti di altri operatori e gli investimenti tecnici per adeguarle.
Una strategia che contribuirà in modo decisivo alla creazione di valore per gli azionisti, che inoltre conferma l’impostazione del Piano strategico dello scorso anno e la rafforza per il futuro. E che infine genera effetti positivi sulle comunità e sui territori; come ha spiegato Paolo Gallo nel corso della presentazione: «il gas naturale, il biometano e le nuove tecnologie che servono a produrre gas giocano un ruolo significativo nel processo di decarbonizzazione del Paese e nella riduzione dell’inquinamento che affligge le nostre città».
Ma analizziamo più da vicino i pilastri da cui sono composte le strategie che guideranno la vita di Italgas dal 2019 al 2025.
Innovazione e digitalizzazione
In primo luogo innovazione e digitalizzazione della rete, a partire dal completamento del piano di installazione dei contatori di ultima generazione. Non solo, digitalizzazione significherà anche la realizzazione del nuovo Centro integrato di supervisione e controllo della rete in tempo reale, il cui progetto è stato sviluppato interamente nella Digital Factory. Ma nell’ambito del processo di innovazione Italgas punterà anche sulla creazione di nuove applicazioni di Machine Learning, sullo sfruttamento e l’analisi dei Big data, sull’utilizzo dell’Internet delle cose e sulla realtà aumentata.
La Digital Factory, vera e propria “fabbrica di innovazione” aziendale, sarà sempre più protagonista della digital transformation interna. Già oggi ospita team multifunzionali che lavorano utilizzando la metodologia agile e design thinking. Dai suoi laboratori scaturiscono progetti e tecnologie 4.0, cruciali per mantenere il ruolo di leadership conquistato nel tempo, anche nel contesto della “quarta rivoluzione industriale”. In generale la trasformazione digitale assiste i processi di decisione, permette di raccogliere dati e analizzarli per migliorare e rendere più efficiente il modo in cui viene gestita la rete.
Sardegna: avanti con la realizzazione della rete
La Sardegna e lo sviluppo della rete gas nell’isola rivestono un ruolo importante nel Piano strategico presentato a Londra. L’obiettivo è quello di proseguire con la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale nella regione, dove Italgas è ormai il principale operatore, per un mercato potenziale di circa 200mila clienti. Obiettivo raggiunto dopo aver acquisito la gestione di circa un terzo dei bacini d’utenza in cui l’isola è suddivisa e la gestione del servizio in tutti i capoluoghi di provincia. Fino ad oggi sono stati realizzati complessivamente circa 160 chilometri di condotte, che hanno generato sul territorio oltre 500 nuovi posti di lavoro nell’indotto.
Il progetto nasce con l’obiettivo di portare sull’isola una fonte energetica poco inquinante che favorisca la transizione energetica. In questo modo si ridurrà la produzione di gas serra dovuti al trasporto via mare e si arriverà alla completa sostituzione del carbone tra il 2025 e il 2030, grazie al supporto dello sviluppo del biometano.
Acquisizioni e gare per crescere
Sul fronte acquisizioni va registrato il raggiungimento degli obiettivi del Piano dello scorso anno e, quindi, un network corrispondente a 4.600 chilometri di rete e 190mila punti di raccolta (PdR). I nuovi obiettivi prevedono adesso acquisizioni per ulteriori 160mila PdR di cui 60mila nel 2019. Altri investimenti sono previsti per Toscana Energia (società già acquisita da Italgas), titolare di 104 concessioni per la distribuzione di gas naturale, con una rete di circa 8mila chilometri e 790mila PdR.
Tra le opportunità di crescita più interessanti ci sono le gare per l’affidamento in concessione del diritto di distribuzione, basate su Ambiti territoriali minimi (Atem) e non più sui singoli Comuni: a questo settore il Piano destina investimenti pari a 1,9 miliardi di euro, che consentiranno di passare dall’attuale 34% a una quota di mercato del 45% dei punti di riconsegna attivi, che quindi passeranno dai 7,6 milioni di fine 2018 a circa 9,7 milioni nel 2025. Ovviamente gli investimenti comprendono risorse per acquisire le reti di altri operatori, per svilupparle, mantenerle e renderle più efficienti.
La roadmap dell’innovazione riguarderà l’azienda nel suo complesso, coinvolgendo sia gli asset, sia i processi, sia i dipendenti. L’obiettivo è quello di continuare nel processo di modernizzazione dell’azienda, come ha spiegato Paolo Gallo, «Italgas è leader del settore per la sua storia e per dimensioni. Oggi la sfida e l’ambizione è quella di essere leader nell’innovazione, grazie al processo di digitalizzazione che investe Italgas nel complesso».