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Il metano arriva in Sardegna: ad Alghero in esercizio il tratto di rete a servizio della Petraia

Lunedì prossimo l’attivazione ufficiale contestualmente all’avvio della conversione al metano delle reti di 36 Comuni dei Bacini 7, 9 e 22

Alghero (Sassari), 29 luglio 2020 – Il metano in Sardegna è finalmente una realtà. Il primo gas naturale sarà infatti distribuito sull’isola a partire da lunedì 3 agosto ad Alghero, con la messa in esercizio della parte di rete della Petraia, l’area a ridosso del lungomare di via Lido. Contestualmente, con l’invio delle comunicazioni alle amministrazioni coinvolte, sono iniziate anche le attività tecniche per la conversione al metano delle reti di distribuzione dei 36 Comuni dei Bacini 7, 9 e 22 attualmente alimentati con Gpl. Il piano delle conversioni prevede il completamento delle attività tra il 2020 e la prima metà del 2021 preferendo i periodi dell’anno in cui il clima è ancora sufficientemente mite. “L’inizio della distribuzione del metano in Sardegna – ha commentato l’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo – è un momento storico per l’isola, le sue comunità e per l’Italia intera. E sono orgoglioso che a renderlo possibile sia Italgas, la società che con i suoi quasi due secoli di storia accompagna da sempre lo sviluppo del Paese. La Sardegna è l’esempio più efficace della nostra capacità di innovare e realizzare investimenti in tempi brevi. Abbiamo completato il 65% dei 1.100 chilometri di rete complessiva e – dopo Alghero –  un numero crescente di persone potranno usufruire degli importanti benefici che il metano garantisce, a cominciare dai risparmi in bolletta fino al 30%. Infatti in questi mesi nei Bacini dove noi operiamo abbiamo già raccolto più di 35.000 richieste di allacciamento, a dimostrazione di una domanda in costante crescita e segno di un’esigenza che vogliamo soddisfare in tempi brevi”. Il tratto interessato dalla prima messa in esercizio, che avverrà mediante carro cisterna, si estende per oltre 6,5 chilometri lungo i quali sono già state realizzate oltre 250 predisposizioni in corrispondenza di altrettante richieste di allacciamento sottoscritte. Alghero fa parte, insieme a Olmedo, del Bacino 6 per il quale sono 97 i chilometri di rete previsti in progetto, 63 dei quali già realizzati conformemente ai piani di Italgas di costruire sull’isola reti “native digitali”, cioè dotate di sensoristica integrata, controllo da remoto e applicazioni proprietarie sviluppate nella Digital Factory Italgas, nonché della predisposizione per l’installazione della fibra ottica al servizio delle reti Italgas e degli operatori del settore delle telecomunicazioni. Per quanto riguarda le coversioni da Gpl a metano, il piano operativo prevede il completamento delle attività entro il 2020 per i Comuni di Putifigari (Bacino 7), Berchidda, Ittireddu, Tula, Ozieri (Bacino 9), Cardedu, Esclalaplano, Urzulei (Bacino 22); nel primo semestre del 2021 nei restanti Comuni dei Bacini 7 (Cargeghe, Ittiri, Muros, Ossi, Tissi, Uri, Usini) e 22 (Arzana, Bari Sardo, Baunei, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Seui, Telana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Ussassai, Villagrande Strisaili) con estensione anche al comune di Pattada (Bacino 10). In tutti i Comuni le attività saranno precedute da incontri pubblici destinati a illustrare ai residenti lo svolgimento dei lavori, gli adempimenti da svolgere per attivare la fornitura di gas naturale, fornire tutte le informazioni per una migliore fruizione del servizio. Attraverso Medea, società di distribuzione del Gruppo, Italgas è presente in 17 dei 38 bacini in cui è divisa la Sardegna, compresi i principali capoluoghi. Sull’isola Italgas ha cominciato a operare nel 2017 attraverso l’acquisizione di diversi operatori e concessioni. Nell’ambito di un piano di investimenti da 500 milioni di euro al 2025, la società ha pianificato la realizzazione di circa 1.100 chilometri di condotte “native digitali. I lavori sono in stato avanzato in tutte le aree in concessione, per un complessivo di oltre 680 chilometri di rete posata. Un intervento che sul territorio, oltre ai futuri benefici connessi all’utilizzo di una fonte energetica economica e sostenibile come il gas naturale per imprese e privati, ha già contribuito alla creazione di  oltre 600 nuovi posti di lavoro.

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