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Ottobre 2019

03. Come la Digital Factory accelera la trasformazione in Italgas
Data di pubblicazione:

Italgas ha un motore interno che alimenta la trasformazione digitale dei processi aziendali: la Digital Factory, vera e propria fabbrica di idee e soluzioni. 

Entriamo all’interno delle quattro Digital Rooms per parlare con le persone che fanno parte dei diversi team multifunzionali, comprendere come lavorano e scoprire a quali risultati porteranno i progetti in corso. Qui si applicano tecnologie innovative, si sviluppano nuove competenze e si opera con un approccio incentrato sull’agilità. Con una mission molto chiara: accelerare il percorso di Italgas nel divenire operatore di frontiera.

Per quanto tempo è destinata a essere operativa la Digital Factory?

Italgas ritiene essenziale generare internamente le idee e gli strumenti necessari per la digitalizzazione dei processi di business, sperimentando tecnologie innovative e adottando il learning-by-doing. La Digital Factory è stata pensata perciò come laboratorio permanente, ospitato in uno spazio di 1.000 metri quadri -nella sede centrale di Italgas a Milano – progettato per favorire il nuovo modo di lavorare. Avviata nel novembre 2018, la Digital Factory ha già rilasciato le prime soluzioni nel marzo 2019, altre successivamente, nel luglio 2019, e – seguendo una cadenza quadrimestrale – continuerà nel tempo a generare soluzioni utili al business.

 

Come è composta la squadra che opera nella Digital Factory?

Nella Digital Factory siamo attualmente una settantina di persone, tra personale Italgas e consulenti/sviluppatori esterni. I nostri spazi arriveranno però a ospitare circa 150 persone, dal momento che intendiamo coinvolgere piccole e medie aziende, start up e istituti di ricerca universitari capaci di proporre e sviluppare, con il nostro supporto, applicazioni interessanti per le esigenze di Italgas e dei suoi clienti.

 

Quali sono gli obiettivi delle singole Digital Rooms?

Operando in maniera ‘Time and Budget boxed’, le stanze affrontano di volta in volta un problema o un’opportunità di business prioritaria, rilasciando dopo 16 settimane un Minimum Viable Product (MVP), ovvero la soluzione minima che soddisfi la necessità in questione.

 

Che cosa succede una volta che il vostro progetto viene validato?

I risultati del nostro lavoro passano alla funzione ICT per essere resi operativi e adottati nel più breve tempo possibile. La Digital Factory non è una realtà isolata, ma si colloca al centro di un ecosistema ben definito: parallelamente allo sviluppo dei progetti delle Digital Rooms, Italgas sta infatti procedendo a un profondo ripensamento della intera Mappa Applicativa, attraverso l’adozione di soluzioni nate specificamente per il Cloud. In pratica si tratta di ridisegnare un ecosistema ICT adatto a supportare la digitalizzazione di reti e processi.

 

Come si lavora all’interno di una Digital Room?

Abbiamo un approccio al lavoro realmente innovativo, avendo adottato le metodologie Agile e Design Thinking per ottenere risultati di impatto nel minor tempo possibile. In questo percorso ci sta supportando McKinsey, come partner digitale di grande esperienza, ma la squadra Italgas sta costantemente crescendo, e portando a bordo nuove competenze.

Quali vantaggi avete sperimentato con l’approccio Agile?

Rispetto a un progetto realizzato in modo tradizionale, secondo la sequenza Waterfall, il percorso in chiave Design Thinking e Agile presenta diversi vantaggi.

Nella Digital Factory i bisogni e le aspettative del cliente sono centrali: gli utenti perciò sono costantemente coinvolti durante tutta la vita del progetto e il fatto che si operi in gruppi di lavoro trasversali alle varie funzioni accelera il processo decisionale ed evita incomprensioni.

La metodologia Design Thinking permette di al team di comprendere le vere necessita’ di tutti gli attori coinvolti e di disegnare insieme la soluzione che meglio le soddisfi.

Una volta che il disegno è completato, sviluppo Agile riduce i tempi di rilascio della prima soluzione, che nel caso del Waterfall può occupare anche 12 mesi, permettendo agli utenti di iniziare ad usare il prodotto molto prima e di raccogliere input fondamentali per la finalizzazione della soluzione.

 

Quali sono gli obiettivi comuni ai vari progetti su cui siete al lavoro?

In primo luogo, tutti i progetti puntano a introdurre nuove tecniche digitali e a sviluppare soluzioni IT per migliorare il servizio al cliente e rendere più efficienti i processi aziendali. Un secondo obiettivo comune è quello di avere una visione in tempo reale della rete Italgas, per potere intervenire in modo efficace. Un terzo obiettivo che caratterizza i vari progetti, infine, è quello di arrivare a gestire la rete in modo ottimale, a partire dalle attività di posa e manutenzione.

 

Quali sono le prime soluzioni prodotte dalle Digital Rooms?

La nostra roadmap prevede che nel 2019 vengano completate quattro Digital Rooms, con il rilascio di cinque MVPs.

Nella prima Digital Room abbiamo realizzato un modello dinamico di scheduling, dispatching e ingaggio clienti che permette di ottimizzare la pianificazione delle attività sul campo e di inviare notifiche aggiornate ai consumatori finali che sono in attesa di un intervento tecnico da parte di Italgas. Un progetto destinato a offrire benefici in primo luogo in termini di qualità del servizio reso al cliente, che viene tenuto informato in tempo reale sul proprio appuntamento attraverso il portale Italgas, con notifica diretta e promemoria inviato tre giorni prima dell’appuntamento. In secondo luogo, sono sensibili i benefici in termini di efficienza interna, sostituendo una precedente pianificazione giornaliera con una pianificazione dinamica basata sulla geolocalizzazione delle squadre e semplificando le attività amministrative per gli operai tramite una consuntivazione guidata e la raccolta di dati con sonda ottica.

 

Quali soluzioni sono uscite dalle altre Digital Rooms?

Nella seconda Digital Room abbiamo realizzato un nuovo Centro Integrato di Supervisione (CIS), nel quale alla gestione delle chiamate di emergenza, si affianca un monitoraggio proattivo della rete sfruttando i dati raccolti da oggetti IoT. Possiamo così gestire ancora più rapidamente le richieste di pronto intervento e monitorare proattivamente la rete, di fatto operando attraverso una gestione preventiva. Il nuovo CIS, operativo da luglio 2019, è ospitato in un ambiente moderno e funzionale, appositamente disegnato per la gestione di una rete completamente digitale, con postazioni ergonomiche per gli operatori e un videowall su cui dashboard di Analytics permettono una visione completa e in tempo reale di tutta la rete, facilitando la comprensione dei fenomeni.

La terza Digital Room si è concentrata sull’ottimizzazione della supervisione e verifica delle attività di cantiere: grazie a controlli in remoto resi sempre più automatizzati tramite soluzioni di Machine Learning,  attraverso la dematerializzazione dei documenti cartacei e l’introduzione di un feedback continuo sulle attività svolte in cantiere, abbiamo potuto ridurre l’impegno richiesto ai tecnici onsite, semplificare i processi e aumentare la raccolta di dati fondamentali per successive attività di efficientamento.

Infine, nella quarta Digital Room, abbiamo lavorato alla messa a punto di soluzioni digitali per il knowledge transfer, che sfruttano la Mixed Reality per supportare a distanza gli operai e fornire loro accesso semplice e immediato a guide operative e best practices. Soluzione che si rivela molto utile quando si tratta di affrontare attività complesse o di accelerare il percorso formativo delle persone, che possono condividere con l’esperto presente in sede la propria visuale sul campo e seguire dal visore le procedure guidate predisposte per le situazioni più impegnative. Grazie ai nuovi strumenti digitali, infine, potremo codificare conoscenze ed esperienze sul campo.

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