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Luglio 2021

04. Sani fondamentali e chiare prospettive di lungo termine alla base della performance azionaria
Data di pubblicazione:

Da inizio anno i principali mercati azionari hanno messo a segno progressi a due cifre, sostenuti dalle attese di ripresa economica che hanno preso corpo con l’avanzamento delle campagne vaccinali. Il titolo Italgas ha realizzato un buon progresso da inizio anno (+8,5% al 13 luglio), sovraperformando nettamente l’indice delle utilities europee (-2%). Oltre che su un apprezzato profilo difensivo, in questi mesi del 2021 Italgas ha potuto fare leva sulla conferma di solidi fondamentali e su una convincente strategia per gli anni a venire.

 

 

Le aspettative di ripresa economica post-pandemia hanno portato gli indici borsistici a segnare nuovi massimi

Nel corso del 2021 i mercati azionari hanno proseguito il rialzo avviato a partire dai minimi del marzo 2020, raggiungendo nuovi massimi. Alla base di questo movimento, un avanzamento delle campagne vaccinali con passo più spedito di quanto non fosse atteso a inizio anno: la prospettiva di un’ampia immunizzazione della popolazione ha infatti reso più visibile la prospettiva di una rapida riapertura di tutte attività economiche. In un quadro di politiche economiche espansive, inoltre, si è diffusa l’aspettativa che la crescita della domanda possa agevolmente tradursi in un aumento degli utili per azione delle società quotate.

Un fatto che i risultati del primo trimestre 2021 pubblicati dalle società hanno in buona parte confermato, soprattutto nelle economie nelle quali le restrizioni anti-Covid sono state rimosse prima.

Gli investitori hanno peraltro finora valutato che la ripresa economica, per quanto possa prendere forza nel tempo, non comporti uno strutturale surriscaldamento dei prezzi: un presupposto che permette di attendersi che le banche centrali mantengano a lungo un atteggiamento accomodante. I segnali di accelerazione dell’inflazione registrati negli ultimi mesi sono stati perciò, sino a questo momento, prevalentemente interpretati come transitori, in quanto frutto della contingente situazione prodotta dalla pandemia.

 

Gli indici hanno continuato ad apprezzarsi, anche grazie a un’ampia rotazione dei titoli in portafoglio

L’ascesa degli indici borsistici è anche proseguita grazie a un’ampia rotazione dei portafogli degli asset manager, a livello sia settoriale sia di stili di investimento. Dopo una lunga fase che ha privilegiato il “reflation trade” attraverso l’acquisto di titoli “growth”, dalla primavera 2021 in poi gli investitori hanno inserito in portafoglio diverse storie “value”, con multipli contenuti a fronte di solidi modelli di business.

Un criterio discriminante a livello di selezione dei singoli titoli è stata la capacità della singola società di scaricare sul prezzo finale al cliente eventuali aumenti nei costi delle materie prime e dell’energia. Le utility regolate sono risultate tra i comparti favoriti a fronte di più moderate aspettative di inflazione, mentre i rendimenti reali delle obbligazioni dell’Eurozona rientravano su livelli più contenuti dopo l’impennata del febbraio scorso.

Da metà giugno, con la prospettiva di una normalizzazione monetaria, a fronte di incertezze sulla natura dell’inflazione e sulla diffusione delle varianti del virus, le strategie degli asset manager sono divenute ancor più difensive. Da metà giugno in poi, a seguito all’annuncio della Fed dell’inizio di una progressiva normalizzazione della politica monetaria, con due incrementi nei tassi previsti entro il 2023, gli investitori hanno iniziato ad adottare ancor più diffusamente strategie difensive, in modo da minimizzare l’impatto, sui portafogli gestiti, della volatilità legata a possibili notizie negative.

In particolare l’attenzione è concentrata su due diversi fronti: da un lato, eventuali accelerazione dei prezzi al consumo per fattori che non siano ascrivibili alla pandemia – fenomeno che potrebbe anticipare i tempi della riduzione degli acquisti delle obbligazioni da parte delle banche centrali; d’altro lato, eventuali incrementi nei contagi legati alle nuove varianti del virus, che potrebbero spostare in avanti nel tempo una completa riapertura dell’economia e richiedere ulteriore sostegno da parte della politica monetaria.

 

Il prezzo del titolo Italgas cresce dell’8,5% da inizio anno e sovraperforma nettamente il settore di riferimento

In questo contesto, alla chiusura del 13 luglio il titolo Italgas ha messo a segno un progresso dell’8,5%, registrando una performance nettamente migliore di quella dell’indice settoriale europeo, lo Stoxx Euro 600 Utilities, che rispetto ai livelli di inizio anno perde due punti percentuali.

Nonostante le caratteristiche difensive, il settore delle utilities è stato recentemente penalizzato dalla presenza di alcuni titoli a larga capitalizzazione che hanno una forte esposizione al mercato spagnolo: il governo ha infatti elevato l’imposizione fiscale sugli impianti di energie rinnovabili, al fine di contenere i sovraprofitti generati da costi di produzione prossimi allo zero, a fronte dell’impennata dei prezzi dell’elettricità registrata con le quote di CO2 su livelli massimi.

La performance di Italgas risulta invece leggermente inferiore a quella del FTSE MIB, che ha beneficiato di un ampio peso per capitalizzazione dei titoli del settore bancario, in forte rialzo.

 

La presentazione del nuovo Piano Strategico, con un significativo ammontare di investimenti, ha portato a un miglioramento nelle valutazioni dei broker che coprono Italgas

Italgas, oltre ad avere potuto fare leva sugli elementi favorevoli del contesto e su un profilo difensivo, in questi mesi del 2021 ha anche potuto beneficiare di solidi fondamentali, come hanno testimoniato i numeri dell’esercizio 2020 e quelli del primo trimestre 2021.

Gli azionisti, inoltre, sono stati remunerati il 26 maggio 2021 con un dividendo di 0,277 euro per azione, in aumento dell’8,2% rispetto a quello precedente. Un ulteriore fattore che ha avuto un ruolo di supporto è stato infine il Piano Strategico 2021-27, presentato alla comunità finanziaria il 15 giugno 2021 e favorevolmente accolto in particolare per l’importante ammontare degli investimenti programmati, vicini nel complesso a 8 miliardi di euro e in aumento rispetto al Piano presentato lo scorso ottobre.

I 20 analisti in copertura sull’azione Italgas presentano oggi in media un target price di 6,0 euro. Tra questi, ben 11 hanno target price pari o superiori a 6 euro. A valle della presentazione del nuovo Piano, oltre un terzo dei broker ha rivisto in senso migliorativo la propria valutazione sul titolo. Al 13 luglio 2021, le raccomandazioni dei broker sono positive (10 tra Buy, Outperform o Accumulate) oppure neutrali (10 tra Hold, Market performer o Equal Weight). Nessun broker suggerisce di vendere i titoli Italgas ai prezzi attuali.