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Dicembre 2020

01. Con una rete sempre più forte e “intelligente”, Italgas crea valore lungo la strada della transizione energetica
Data di pubblicazione:

L’intuizione alla base del nuovo Piano Strategico è che la rete di infrastrutture del gas di Italgas – che già oggi riveste un ruolo-chiave per estensione e livello di penetrazione – debba essere rafforzata attraverso investimenti operativi, acquisizioni e l’inclusione di nuovi ambiti territoriali da conquistare attraverso le gare. Al contempo la rete dovrà diventare sempre più “intelligente”, attraverso l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione.

A questo scopo sono stati inseriti nel Piano una serie di progetti, che porteranno Italgas a investire un ammontare complessivo di 7,5 miliardi di euro nel periodo 2020-2026.

Italgas potrà così offrire un contributo di peso nel percorso di transizione energetica verso la decarbonizzazione che è in atto in Europa. Per trasportare gas rinnovabili come biometano o idrogeno le reti devono essere digitalizzate. Le reti del futuro potranno rappresentare, attraverso la capacità di stoccaggio che offrono, uno strumento efficace per assicurare quella flessibilità al sistema che il crescente ricorso alle energie rinnovabili renderà necessario.

Il Piano è stato concepito in modo da creare valore in modo sostenibile. L’allocazione di capitale è strutturata sulla base di investimenti con ritorni visibili: perciò la forte generazione di cassa, unita a una consolidata disciplina finanziaria, consentirà a Italgas di crescere creando valore.

Non ultimo: la politica dei dividendi è stata disegnata in modo da consentire agli azionisti di partecipare ai benefici della crescita.

 

 

Il nuovo Piano è basato su quattro pilastri strategici:

  • Lo sviluppo del core business
  • La trasformazione digitale
  • Le nuove opportunità
  • La struttura finanziaria e i ritorni per gli azionisti

Attraverso tutte e quattro direttrici è presente e profondamente integrato il concetto di sostenibilità.

Nel periodo 2020-2026, Italgas metterà in campo complessivamente 7,5 miliardi di euro di investimenti, dei quali 2 miliardi legati alle gare d’ambito. Tali investimenti costituiranno il motore della crescita, che porterà la RAB a superare gli 11 miliardi di euro nel 2026, con un tasso di crescita medio annuo del 6,2%. Senza considerare i riflessi dell’inclusione nel perimetro delle gare d’ambito, la RAB è comunque attesa in crescita a 9,8 miliardi al termine dei sette anni, con un CAGR del 4%.

Italgas punta con convinzione sul nuovo piano di investimenti, che è infatti del 50% più ampio rispetto a quello presentato quattro anni fa, per il periodo 2017-2023.

I 5,5 miliardi di investimenti di natura organica sono così strutturati:

  • 3,06 miliardi nelle infrastrutture esistenti, per l’estensione e manutenzione della rete
  • 1,09 miliardi sulla trasformazione digitale delle reti e dei processi
  • 420 milioni nel completamento della metanizzazione della Sardegna, previsto entro il 2023
  • 360 milioni nelle attività centralizzate, come ICT e Real Estate
  • 370 milioni in perimetro addizionale nella distribuzione gas, per M&A e relativi investimenti operativi
  • 240 milioni in nuove opportunità nel settore idrico e nell’Efficienza Energetica.

Italgas, che ha già vinto quattro delle cinque gare d’ambito finora concluse, intende cogliere le opportunità offerte dalle prossime gare, che prevedibilmente avranno un picco in termini di numero di ambiti aggiudicati nel 2023, per poi concludersi entro il 2025. In quest’area Italgas prevede perciò di allocare 2 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi saranno dedicati all’acquisizione delle reti, mentre gli altri 0,8 miliardi riguarderanno opere di manutenzione, ammodernamento ed estensione delle reti acquisite.

Attraverso la crescita organica Italgas si aspetta di potere portare il numero dei PdR da 7,6 milioni del 2019 a 8,2 milioni nel 2026, mentre la quota di mercato potrà aumentare dal 35% al 37%. Con il contributo delle gare d’ambito, Italgas pensa di potere imprimente una significativa accelerazione alla crescita: includendo i nuovi ambiti, a fine piano i PdR sono infatti attesi pari a 9,8 milioni, mentre la quota di mercato è attesa pari al 45%.

Nuove opportunità

Fare leva su competenze esistenti e tecnologia, nei business dell’Acqua e dell’Efficienza Energetica e preapararsi per il nuovo scenario energetico (Power to Gas Project).

Italgas investirà nel periodo di Piano circa 240 milioni di euro in queste nuove opportunità, di cui:

  • 120 milioni nel settore della distribuzione dell’acqua – nel quale già Italgas Acqua serve la città di Caserta e quattro comuni della provincia – con l’obiettivo di fare leva sulla conoscenza della regolazione del business, sulle competenze di gestione delle reti e sulla capacità di investire per digitalizzarle.
  • 100 milioni nel settore dell’Efficienza Energetica, dove già Italgas è presente attraverso due EsCo, Seaside e Toscana Energia Green, che in futuro saranno maggiormente integrate in modo da affermarsi tra i principali operatori italiani anche nel settore residenziale.
  • Realizzazione di un pilot project nell’ambito Power to Gas utilizzando la produzione rinnovabile in eccesso per produrre idrogeno in collaborazione con partner industriali, il Politecnico di Torino e l’Università di Cagliari

Italgas ha maturato un solido track record negli ultimi anni, dimostrando di riuscire a ridurre i costi operativi anno dopo anno sulla base di iniziative ben mirate. Da qui in avanti, Italgas conta di conquistare nuovi livelli di efficienza facendo leva sui benefici derivanti dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione: con la trasformazione in atto, si attende infatti di potere benefici complessivi per circa 210 milioni di euro nel periodo coperto dal Piano, con un miglioramento di 50 milioni di euro rispetto alle stime di risparmio del Piano precedente, grazie al contenimento dei costi operativi, l’ottimizzazione degli investimenti e maggiori ricavi.

In particolare, nell’arco del Piano, Italgas intende compensare completamente l’impatto negativo dell’X factor stabilito dall’Autorithy a livelli sfidanti. La riduzione unitaria dei costi per punto di riconsegna potrà essere anche più significativa man mano che saranno conquistate nuove gare d’ambito, in quanto Italgas potrà fare leva su crescenti economie di scala e su un’ottimizzata distribuzione geografica della rete, con benefici che complessivamente potranno più che compensare l’impatto atteso dai maggiori costi legati alle concessioni.

Italgas oggi presenta una struttura finanziaria ottimale, con il rapporto tra Debito Netto e RAB intorno al 60%, un rapporto tra FFO e Debito Netto leggermente superiore al 15%, un costo del debito dell’1% circa, e un’incidenza del debito a tasso fisso intorno al 97%.

L’obiettivo è quello di mantenere intatto questo quadro virtuoso nel periodo coperto dal Piano, in modo da potere anche continuare a beneficiare di metriche di rating in area di solido investment grade.

Il rapporto tra Debito Netto e RAB è previsto che rimanga costantemente ben al di sotto del 70%. Nell’arco del Piano, inoltre, Italgas si attende che il flusso di cassa operativo possa coprire integralmente la spesa per investimenti organici e la distribuzione dei dividendi, con un rapporto tra FFO e Debito Netto che rimane nettamente al di sopra del 10%. Considerato il rendimento a scadenza del debito di Italgas, appare inoltre visibile uno spazio per ulteriori riduzioni nel costo del debito, anche attraverso strumenti di finanza sostenibile.

La nuova politica dei dividendi per il quadriennio 2020-2023 prevede un che gli azionisti ricevano un dividendo pari al maggiore tra:

  • Una base minima di 0,256 euro, corrispondente all’ammontare del dividendo per azione distribuito per l’esercizio 2019, aumentata del 4% annuo.
  • Il 65% dell’utile per azione adjusted.

Italgas rinnova perciò il proprio impegno a una remunerazione attraente, in crescita e sostenibile.

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