La nostra storia

Dalla nostra fondazione, oltre 180 anni fa, abbiamo contribuito allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese portando il gas nelle case degli italiani. Oggi siamo coinvolti in un importante processo di trasformazione digitale non solo delle nostre reti ma anche del nostro modo di lavorare.

Italgas oggi (2016-2021)

Nel 2016, dopo 13 anni di assenza dal listino, siamo tornati a quotarci al Mercato Telematico Azionario di Milano. Questo passo importante che è giunto dopo la separazione da Snam ci ha permesso non solo di cogliere al meglio opportunità di sviluppo legate alle nuove gare per l’affidamento del servizio di distribuzione cittadina del gas ma anche di definire in modo più forte il nostro ruolo nel mercato.
Oggi, dopo aver festeggiato i nostri 180 anni di storia nel settembre 2017, stiamo investendo in un grande processo di acquisizione di nuove società così da accelerare la nostra crescita e far aumentare la nostra quota di mercato in Italia. Tra il 2017 e il 2018 sono state infatti portate a termine numerose acquisizioni, tra le altre Medea e Seaside, con cui entriamo ufficialmente nel settore dell’efficienza energetica. Seaside è una delle maggiori Energy Service Company (ESCo) italiane, all’avanguardia nell’offerta di servizi digitali, grazie alle sue competenze nel campo di Big Data, Business Intelligence e Machine Learning.
Dal 2017 siamo anche in prima linea nel processo di metanizzazione della Sardegna che ha l’obiettivo di realizzare il network di infrastrutture per la distribuzione del gas più moderno del Paese e consentirà di sostituire le fonti di energia più inquinanti oggi in uso sull’Isola.
Questi ultimi anni hanno visto il nostro gruppo sempre più impegnato nella digitalizzazione della rete, a partire dal completamento del piano di installazione dei contatori di ultima generazione, e nella innovazione dei processi e del modo di lavorare delle nostre persone. A fine 2018 abbiamo lanciato la nostra Digital Factory, vera e propria “fabbrica di innovazione” aziendale.

Foto_digital factory Italgas

Dall’ingresso in borsa a inizio secolo fino all’acquisizione di Snam (1900-2003)

Nel 1900 facciamo il nostro ingresso nella Borsa Valori di Milano, ma il diffondersi dell’energia elettrica in sostituzione del gas per illuminazione pubblica ci spinge a cercare nuovi sbocchi commerciali negli utilizzi domestici, a cominciare dalla cottura dei cibi e poi il riscaldamento e la produzione di acqua calda. Così negli anni Venti avviamo un programma di acquisizione di pacchetti di maggioranza delle Società del gas che operano in alcune città italiane, tra cui Venezia (1924), Roma (1929) e Firenze (1929), con l’obiettivo di dare vita a un grande gruppo industriale.
La grande depressione economica del 1929 e la perdita della copertura bancaria da parte del Credito Italiano ci portano al limite del tracollo finanziario. Il governo Mussolini e l’intervento della finanziaria della Banca Commerciale Italiana, la SOFINDIT riescono però a risanare Italgas alla vigilia della Seconda guerra mondiale, durante la quale, pur minacciati dalle forze di occupazione naziste, continuiamo a operare nel settore del gas, lottando per tutelare i lavoratori e mantenere gli impianti. Negli anni del dopoguerra inizia la metanizzazione del Paese, con la creazione della prima rete urbana di distribuzione del gas naturale a Lodi, in prossimità dei giacimenti di gas naturale scoperti in Val Padana.
Nel 1967 entriamo in Eni e diventiamo protagonisti della metanizzazione del Paese e dal 1970, con la progressiva affermazione del gas naturale e con lo sviluppo rete dei gasdotti di importazione, crescono nuove reti cittadine e quelle esistenti vengono modernizzate.
Nel 2003, nell’ambito di un processo di riorganizzazione, Eni effettua il delisting del titolo Italgas dalla Borsa e nel 2009 Snam rileva l’intero pacchetto azionario di Italgas. Nasce così un nuovo gruppo – composto da noi di Italgas e dai colleghi di Snam Rete Gas, Stogit e Gnl Italia – attivo in tutta la filiera delle attività regolate del settore del gas in Italia, dal trasporto allo stoccaggio, dalla distribuzione urbana alla rigassificazione.

Foto B/N_palazzo società gas luce primi 900

Le nostre origini (1837–1900)

Nel 1837 nasce la Compagnia di Illuminazione a Gaz per la città di Torino, la prima Società italiana specializzata nella distillazione di combustibili solidi per la produzione di gas illuminante. Nel 1838, il comune di Torino concede la possibilità di utilizzare il sottosuolo gratuitamente, portando così l’illuminazione a gas ad alcuni locali pubblici e alle famiglie più ricche. Dal 1846, la Società sigla una convenzione con il comune di Torino per la fornitura di un servizio di illuminazione della città per nove anni.
Nel 1851, quando apre i battenti la Borsa di Torino, il titolo della Compagnia figurava tra i 7 “Fondi privati” ammessi alla quotazione. Nel 1863, subito dopo l’Unità d’Italia, la Società cambia ragione sociale e assume la denominazione di Società Italiana per il Gaz.
Dopo i 9 anni di concessione, nel 1856, c’è la fusione con la Società Anonima Piemontese per l’Illuminazione a Gaz di Torino, dando vita alla Società Gaz Luce di Torino, da cui nasce una rete unificata di distribuzione del gas, seguono miglioramenti agli impianti e vengono creati nuovi magazzini per lo stoccaggio.
A fine Ottocento, la rete di distribuzione sul territorio nazionale viene sempre più ampliata e l’azienda investe nel settore immobiliare e nello sviluppo tecnologico, riuscendo quindi ad acquisire diverse imprese italiane impegnate nel settore del gas, ottenendo alla vigilia della prima guerra una solida posizione nel mercato.

Foto B/N_ carro società italiana per il gas

Ultimo aggiornamento: